Vigilia di Nations League per l’Italia di Roberto Mancini che, nella sfida di domani (lunedì 26 settembre) contro l’Ungheria, in caso di vittoria raggiungerebbe il primo posto del proprio gruppo. Una gara insidiosa quella della Puskas Arena di Budapest, con gli azzurri che dovranno fare a meno di Ciro Immobile, ancora fuori dopo aver saltato anche la sfida all’Inghilterra.
A poche ore dalla sfida che chiuderà il girone di Nations League, Roberto Mancini ha analizzato il momento degli azzurri e l’avversario di lunedì nella classica conferenza stampa della vigilia.
Alla vigilia della sfida della sesta giornata di Nations League contro l’Ungheria, Roberto Mancini ha presentato la gara in conferenza stampa. Il ct italiano, ha iniziato proprio dagli avversari, l‘Ungheria di Marco Rossi.
“Giocare in Ungheria non è mai semplice, mi fa piacere che questa nazionale abbia fatto un grande torneo”– dichiara Manini. “Si tratta di una squadra allenata da un mio ex compagno di squadra che ha fatto un grande lavoro”. Possibilità domani? 50 e 50. Loro possono contare anche sul pareggio, noi proveremo a passare il turno. Bisogna giocarla con massima tranquillità, dobbiamo cercare di attaccare e quando avremo le occasioni sfruttarle al meglio”. Successivamente, sull’assenza di Ciro Immobile: “Abbiamo provato, poi stamattina abbiamo deciso di lasciarlo a casa perché non valeva la pena correre il rischio, diventata troppo pericoloso”.
Protagonista dell’ultima sfida di Nations League, Mancini analizza il momento e le possibilità future di Giacomo Raspadori.
“Lo abbiamo portato agli Europei con pochissime partite alle spalle. Può diventare un giocatore importante ma deve crescere, ha poca esperienza a livello internazionale. Ha qualità tecniche importanti, sicuramente lavorerà al meglio per diventare un calciatore importante per la Nazionale”.
Infine, Roberto Mancini torna sulla ferita della mancata qualificazione al Mondiale: “Fare bene in Nations per ritrovarsi? Io non devo ritrovar certezze. Non poter giocare il Mondiale sarà una sofferenza enorme, a volte capitano queste cose anche quando non si meritano. Andare alle finale potrebbe essere molto importante per i ragazzi, si può crescere in esperienza internazionale”.
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