L’Italia del Mancini bis aveva bisogno di una svolta per tornare a essere quella bella e vincente vista all’Europeo. E per tornare al passato c’era bisogno di uno scatto verso il futuro. Non è stato un caso che nella partita contro la Germania, il ct azzurro abbia fatto esordire sei calciatori, schierando fin dall’inizio una squadra stravolta rispetto a quella della scorsa estate.
Il cambio generazionale inizia da qui, dai sei che oggi, per la prima volta, hanno vestito l’azzurro dei grandi, dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili. Ma c’è chi, come Gnonto, il salto lo ha fatto lunghissimo, passando direttamente dall’U-19, di cui è capitano, alla nazionale di Donnarumma e compagni.
Proprio l’attaccante dello Zurigo è stato quello che più di tutti ha impressionato; entrato al 70’, gli sono bastati pochi minuti per servire l’assist del vantaggio a Pellegrini. Un esordio da sogno macchiato solo dal pareggio tedesco arrivato dopo pochi secondi. Classe 2003, cresciuto nelle giovanili dell’Inter e volato in Svizzera per emergere, Gnonto rappresenta il nuovo che avanza.
Mancini ha dato fiducia a lui e ad altri cinque giovani (Frattesi, Ricci, Dimarco, Pobega e Cancellieri): “La loro presenza non vuole essere un messaggio ai club ma serve per la crescita della nostra squadra. Abbiamo ragazzi bravi in prospettiva e speriamo crescano in fretta. La strada però è ancora è lunghissima”.
In campo dal primo minuto c’era già Frattesi, un passato nelle giovanili della Roma, ora gioiello del Sassuolo. Ha ricomposto anche in azzurro la coppia con Scamacca: lontani nelle posizioni in campo, ma grandi amici nella vita. Dopo aver condiviso la crescita nel vivaio giallorosso si ritrovano anche in nazionale, grazie alla voglia di cambiamento di Mancini.
Gli altri quattro esordienti sono entrati tutti nella ripresa: ci sono l’interista Dimarco e il rossonero Pobega. E ancora Samuele Ricci, di proprietà del Torino e prodotto del vivaio dell’Empoli. È cresciuto invece nella Roma Cancellieri, altro esordiente, che ha incassato anche i complimenti del Verona, squadra in cui è esploso: “Trentacinque anni dopo l’ultima volta, un calciatore del Verona è in campo vestito di azzurro con la Nazionale Maggiore. Complimenti Matteo, siamo con te”. L’Italia di Mancini riparte da qui.
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