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Italia, Buffon: “Siamo considerati tra i potenziali vincitori. Il girone è duro, ma…”

È terminato il primo giorno di ritiro per l’Italia. I 27 azzurri si sono ritrovati questa mattina a Coverciano per iniziare a preparare l’Europeo che inizierà tra due settimane, con il gruppo quasi al completo. Presente ovviamente anche tutto lo staff, tra cui Gianluigi Buffon. Il capo delegazione della Nazionale, al termine della giornata, ha rilasciato un’intervista a Rai 2.

Le parole di Buffon

L’ex portiere e leggenda ha innanzitutto commentato l’incontro con i ragazzi, dichiarando: “È andata molto bene, è stato molto bello rivedersi e sapere che abbiamo questa responsabilità che ci stimola tanto, cioè quella di poter arrivare a questo Europeo con la possibilità di essere protagonisti”.

Dopodiché, Buffon ha anche parlato dei valori su cui può contare la squadra di Spalletti: “Siamo una nazionale che ha dei valori importanti, dal punto di vista umano e tecnico. Penso che sia una Nazionale, in maniera errata, non apprezzata per quello che è il suo valore, sia come squadra che come individualità. Ogni tanto essere sottovalutati ci fa fare delle buone competizioni, la speranza è questa”.

Il girone degli azzurri è certamente il più duro di tutto il torneo, e l’ex portiere ha commentato così a riguardo: “Sarà duro anche per gli altri che ci dovranno affrontare. Questa è una certezza ed è una forza, sapere che gli altri ti temono. In un benchmark di valori, noi siamo considerati dai nostri avversari come una potenziale vincitrice“.

 La convocazione di Fagioli ha fatto discutere molti, ma non Buffon, il quale ha dichiarato: “Il CT è stato molto chiaro, ha visto in Nicolò delle qualità tecniche che magari non vedeva negli altri giocatori. Potrebbe essere un’arma in più, con caratteristiche differenti. Per quanto riguarda il resto, non capisco perché penalizzare ulteriormente un ragazzo che ha fatto un percorso e ha pagato i suoi errori“.

Infine, su Scamacca: “Ha dato risposte importanti in questi due mesi e mezzo, che sono partiti dalla mancata convocazione di marzo. Quello probabilmente ha fatto da sprone: da lì in poi, ha segnato quasi ogni domenica ed è stato decisivo per la propria squadra, anche per i trofei vinti. Mi è sembrato un giocatore dentro la partita in ogni suo istante, era questo che gli chiedeva Spalletti. Poter contare su un attaccate che sta vivendo un momento simile ci dà fiducia. Detto ciò, abbiamo anche Retegui e Raspadori che sono giocatori importanti, con caratteristiche differenti, che ci possono dare tanto”.

Redazione

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