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Inter, gli eroi del Triplete tornano a San Siro per l’Intergration Heroes Match

Una giornata amara in casa Inter dopo la vittoria dello scudetto del Milan all’ultima giornata di campionato. Un San Siro ancora reduce dalla delusione, ospita l’Integration Heroes Match, l’evento organizzato da Samuel Eto’o. L’ex attaccante camurenense, oltre a riportare sul campo altre grandi leggende (Totti, Inzaghi, Pirlo e Seedorf su tutti), ha voluto anche riunire gran parte degli eroi del Triplete dell’Inter, alcuni tornati in campo per la prima volta, altri in splendida forma.

 

 

Tra le volate di Zanetti e la “strigliata” di Thuram a Sneijder: gli eroi del Triplete a San Siro

Tra questi c’è sicuramente capitan Zanetti che si riprende la sua fascia destra, occupata fino a un giorno prima dal “suo” Dumfries. Sarà anche un classe ’73, ma in campo è uno dei più in forma e corre più di tutte e 22 le leggende in campo messe insieme.  Presente anche Julio Cesar per fare una sorta di passaggio di consegne con Onana che si è dimostrato in grande forma all’esordio a San Siro, la sua futura casa. 

 

 

C’è Chivu a guidare la difesa delle United Icons e a intercettare le imbucate di Cambiasso. Non sarà il più palestrato, ma il piede educato di Wesley Sneijder è invecchiato benissimo: suo l’assist del primo gol delle United Icons con l’esterno per Pippo Inzaghi che buca Onana. La tecnica è rimasta la stessa, però per Thuram la poca corsa dell’olandese non è ben accetta. Infatti i due battibeccano ironicamente in mezzo al campo. “Discussione” che si conclude con un bell’abbraccio. 

 

 

Non tutti però sono nella stessa squadra. Infatti se Maicon è con le United Icons, dall’altra parte c’è Samuel Eto’o con le Inclusion Icons. Il brasiliano sempre sulla sua fascia destra, il camerunense sulla fascia sinistra come ai tempi di Mourinho e proprio di quel Triplete. A metà del primo tempo, Eto’o cerca un tiro a giro con il destro che esce di parecchi metri. La reazione istantanea dell’organizzatore è quella di buttarsi tra le braccia di Maicon che gli ricorda che non è più quello di un tempo. I tempi saranno passati, ma quando Zanetti e compagni scendono di nuovo a San Siro le emozioni sono sempre forti. 

Filippo Rocchi

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