Un colpo di testa per sbloccarla, un doppio passo con sinistro sul secondo palo per chiuderla: nel mezzo, il tocco sotto porta della tranquillità di Sanchez. Game over a Marassi, contro il Genoa Romelu e Alexis trascinano l’Inter alla vittoria, – dopo i pareggi con Roma e Fiorentina – che ritrova il secondo posto scavalcando l’Atalanta.
“Dobbiamo chiudere bene il campionato”, Antonio Conte aveva avvertito tutti: nonostante una Juventus a più sette a duecento settanta minuti dalla fine della stagione, un posto in Champions vicinissimo e il discorso Europa League da riprendere. Pericolo di abbassare l’attenzione e non avere stimoli dietro l’angolo scongiurato dai nerazzurri che nei novanta minuti di Marassi non hanno rischiato nulla portando a casa l’intero bottino in palio.
A mettere una doppia firma sul successo di Genova, – con dedica speciale su Instagram per il fratello Jordan – l’attaccante belga arrivato in estate a Milano via Manchester (United), capace alla prima stagione italiana di realizzare il suo ventitreesimo gol in Serie A. Numeri da record per ‘Big Rom’, che con le due reti di questa sera ha prima eguagliato e poi superato Diego Milito e Amedeo Amadei (a quota 22) nella classifica dei migliori marcatori della storia dell’Inter alla prima stagione in nerazzurro: terzo posto in solitaria in questa speciale classifica per Lukaku, con ancora a disposizione centottanta minuti – sfide con Napoli e Atalanta – per cercare di avvicinare Ronaldo il ‘Fenomeno’ (a 25) e Stefano Nyers (in testa a 26). Intanto Romelu ha eguagliato il suo miglior score stagionale in carriera: i 27 gol del primo anno a Manchester (realizzati tra campionato e coppe), andando quest’anno a segno in dieci città diverse: Milano, Cagliari, Reggio Emilia, Brescia, Bologna. E poi Torino, Napoli, Udine, Roma, ultima tappa Genova. Numeri da vero Globetrotter del pallone per Lukaku, che con la doppietta di oggi ha realizzato anche la quindicesima rete nerazzurra lontano da San Siro, eguagliando il record di marcature esterne in una singola stagione per un giocatore dell’Inter (dati Opta). Detenuto da chi? Ancora da Stefano Neyers (stagione 1949/50), che un Romelu assoluto protagonista al primo anno milanese potrebbe anche in questo caso superare.
Non solo Lukaku, coprotagonista di giornata entrando dalla panchina è stato anche Alexis Sanchez: suo il gol del 2-0, – quarto della stagione – su assist di un Moses tra i migliori in campo, a blindare il risultato e ad inserire il cileno tra i giocatori che hanno preso parte a più azioni da gol dalla ripresa post lockdown del campionato. Il classe ‘88 hapreso parte attiva ad almeno un gol per tre trasferte di fila in Serie A per la prima volta da gennaio 2011, a livello personale non ci riusciva in campionato da gennaio 2017 con la maglia dell'Arsenal (ancora Opta). Numeri che spiegano sempre di più perché Alexis Sanchez sia presente e possa essere anche futuro dell’Inter di Antonio Conte, impegnata in queste settimane a trovare un accordo con lo United per far rimanere Alexis a Milano per le gare di Europa League e non solo. “E’ una situazione anomala, l’Europa League può essere alterata dall’indisponibilità di Sanchez o di altri giocatori per altri club: – le parole di Marotta a Sky nel pre partita di Genova – non è stata risolta, ci troviamo in una trattativa continua con l’obiettivo per averlo quantomeno a disposizione per la prosecuzione eventuale dell’Europa League”. “Mi auguro che il club possa risolvere questa situazione. – parole e speranze di Conte a fine gara – Per gran parte della stagione non lo abbiamo avuto per l’operazione alla caviglia, avere un’alternativa davanti di un certo valore come lui diventa fondamentale per noi”. La situazione? L’Inter è impegnata a preparare l’offerta giusta per trattenere Sanchez, che al momento rimarrebbe a Milano solo fino al 5 agosto (data della sfida di Europa League con il Getafe), acquistandolo definitivamente: non ci sono margini per allungare il prestito fino a fine stagione senza l’acquisizione poi del cartellino del giocatore a titolo definitivo. Ecco allora che i nerazzurri dovranno in questi giorni lavorare alla formula giusta per trovare un accordo con il club inglese sulla buonuscita per portare definitivamente in Italia il giocatore, che ad oggi ha un contratto con i Red Devils che gli garantirebbe ancora 55 milioni lordi. Ancora numeri. Non dovrebbe essere comunque essere difficile arrivare a una base d’intesa con il giocatore, il nodo in questi giorni sarà l’accordo con lo United.
MIGLIOR DIFESA, 76 PUNTI COME LEONARDO: i NUMERI DELL’INTER DI CONTE
Dal mercato al campo, gli altri numeri messi in risalto dal 3-0 di Genova sono anche quelli di un’Inter dal bicchiere – nonostante i rimpianti per i punti persi durante la stagione e il sogno scudetto a lungo cullato – mezzo pieno. 76 i punti conquistati a due giornate dalla fine, tanti quanti quelli dell’Inter di Leonardo (stagione 2010/11). Miglior difesa del campionato con soltanto 36 gol subiti, secondo attacco dietro all’Atalanta con 77 fatti. E 40 punti conquistati lontano dal Meazza: numeri che, nonostante i rimpianti, raccontano di un‘Inter in cresciuta. “Il problema é che, come ho detto in precedenza, il bicchiere bisogna vedere come lo si vede: mezzo pieno o mezzo vuoto, nell’ultimo periodo lo si è voluto non so perché vedere sempre vuoto. – ancora l’allenatore nerazzurro a Sky a fine partita – Però ci sono dei numeri che parlano chiaro e che confortano: si può e si deve migliorare, però allo stesso tempo devo fare i complimenti ai miei ragazzi che si impegnano sempre e non stanno mollando. Dispiace anche per alcune partite come l’ultima con la Fiorentina, perché ci sono annate dove semini poco e raccogli tanto e altre in cui semini tanto e raccogli meno. Come credo sia successo quest’anno all’Inter”. In un’annata che resterà comunque da grandi numeri.
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