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Inter, Bonny: “Nerazzurro fin da bambino. Studio Thuram e Lautaro, possiamo giocare tutti insieme”

Inter, Bonny (crediti: Andrea Rosito)

L’intervista di Ange-Yoan Bonny a La Gazzetta dello Sport: tra Parma e Inter, con tante curiosità tra passato, presente e futuro

Uno dei nomi dell’estate dell’Inter è sicuramente quello di Ange-Yoan Bonny. L’attaccante francese, arrivato in nerazzurro per circa 23 milioni di euro, si è già presentato alla grande nella pre-season, con un gol nell’amichevole contro il Monaco.

Per il classe 2003, il trasferimento all’Inter è un sogno che si realizza, come rivelato a La Gazzetta dello Sport: “Questa squadra era ciò che chiedevo, qui volevo vivere il mio sogno da bambino. Appena firmato, ho messo sui social una foto fatta da piccolo in nerazzurro: era destino… Quella era la prima maglia da calcio comprata da mamma a sei anni, ci sono legato per la vita. E poi questo è un club molto francese, visti i campioni che ha avuto“.

In nerazzurro, Bonny ha ritrovato Chivu dopo i mesi condivisi al Parma: “Il rapporto con lui non è cambiato, è lo stesso di Parma, a un livello più alto, ma con uguali qualità. È diretto, esigente, onesto. Sono molto contento di averlo incrociato al momento giusto della carriera: gli devo tantissimo, se sono qua è anche merito suo. Ora sono molto carico e cercherò di prendere il mio spazio perché questo è solo l’inizio. Ma questo inizio mi piace“.

I tifosi nerazzurri aspettano di vedere l’attaccante francese a San Siro: “Sento attenzione e amore, l’ho notato nelle amichevoli e ora aspetto solo l’urlo a San Siro“.

Inter, le parole nell’intervista di Bonny: “A Parma anni stupendi, possiamo giocare con tutti

Ange-Yoan Bonny è tornato sulla sua avventura con la maglia del Parma: “Sono arrivato a 17 anni, da solo. All’inizio non è stato facile in un Paese nuovo e con una lingua diversa, però a Parma ho trascorso anni stupendi“.

Sul rapporto con Lautaro e Thuram, invece, il nuovo attaccante dell’Inter ha dichiarato: “Li studio, cerco di capire le sfumature, il modo in cui si muovono, con o senza palla, lo faccio per provare un giorno ad avvicinarmi al loro livello: adesso sono molto lontano. Sia Lautaro che Thuram mi hanno detto due semplici cose, da fratelli maggiori: la prima, ‘divertiti’. La seconda, ‘cerca sempre la porta’, perché siamo attaccanti e veniamo valutati anche sui gol che facciamo”. Sulla possibilità di giocare tutti insieme, invece: “Perchè no? A me piace fare la seconda punta e posso fare anche il centravanti, se servisse. Ma mi trovo bene anche partendo da dietro. Il fatto di aver fatto per anni il centrocampista nelle giovanili mi aiuta a leggere le situazioni sulla trequarti e a capire i movimenti degli altri“.

Pio Esposito (IMAGO)

“Io e Pio ci somigliamo, possiamo giocare tutti insieme”

I tifosi dell’Inter attendono con curiosità la nuova coppia composta proprio da Bonny e da Pio Esposito: “Sento attenzione e amore, l’ho notato nelle amichevoli e ora aspetto solo l’urlo a San Siro. Tra me e Pio c’è stato feeling immediato e non solo perché siamo giovani, ma perché ci somigliamo. Anche lui è educato, ha idee chiare, piedi per terra e non si monta la testa. Avevamo giocato contro in U21 e già allora mi aveva impressionato: ha una forza fisica incredibile“.

E chissà che tutte queste alternative non possano portare Chivu a cambiare spesso i tasselli del proprio scacchiere.

Lorenzo Renna

Nato durante i Mondiali di Corea, lo stesso giorno di Frank Lampard. Ci ho provato prima da calciatore e poi da arbitro, ma ho presto capito che a me lo sport piace raccontarlo più che viverlo in campo. Studio Economia e Azienda Digitale, ma parlo 24 ore su 24 di calcio.

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