Inghilterra (Imago)
Durante la gara amichevole tra Inghilterra e Galles, i giocatori sono scesi in campo senza nomi sulle maglie: il motivo
Quella tra Inghilterra e Galles, gara amichevole giocata dalle due squadre giovedì 9 ottobre, è stata una partita segnata non solo dal risultato (3-0 per gli inglesi), ma anche da un gesto simbolico di forte impatto.
Nel secondo tempo della gara, l’attenzione si è spostata infatti su un’iniziativa voluta dalle due federazioni: le squadre sono tornate in campo senza nomi sulle maglie, per sensibilizzare sul tema dell’Alzheimer e sulla perdita dell’identità che accompagna la malattia.
Un messaggio chiaro, pronunciato attraverso l’assenza, che ha fatto il giro dei social e delle tribune più di qualsiasi dichiarazione.
Partita che, dopo le tre reti segnate nel primo tempo dagli inglesi, si è poi conclusa senza altre emozioni. Quel che resta è però l’immagine di un campo da calcio diventato, per una sera, strumento di sensibilizzazione collettiva.
L’Inghilterra ha superato il Galles con un netto 3-0 nell’amichevole giocata a Londra, allo stadio Wembley. Tutte le reti sono arrivate nel primo tempo: dopo appena tre minuti Morgan Rogers ha sbloccato il match finalizzando da pochi passi, seguito dall’inserimento vincente di Ollie Watkins all’11’, bravo a sfruttare una ripartenza centrale. Il tris è arrivato con Bukayo Saka, autore di una conclusione a giro che ha chiuso definitivamente i conti prima dell’intervallo.
Match che ha confermato il buon momento dell’Inghilterra, a punteggio pieno nel proprio girone di qualificazione ai prossimi Mondiali. Ma che soprattutto, ha stretto tutti intono a un tema delicato, con i giocatori delle due federazioni che prima del fischio d’inizio della gara erano entrati tutti in campo accompagnati da 22 tifosi che vivono con la demenza. Quando il calcio diventa terreno di unione e vicinanza.
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