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Prima vittoria e un allenatore alla Ferguson: alla scoperta dell’Heidenheim

È una festa continua dalle parti di Heidenheim an der Brenz. Le cinquanta mila anime della cittadina tedesca, forse, ancora non ci credono. La storica promozione – la prima – in Bundesliga dello scorso maggio, poi il pareggio al Signal Iduna Park contro il Borussia Dortmund e ora la prima vittoria: nessuno svegli i tifosi dell’Heidenheim. La cenerentola tedesca continua a sognare e non ha intenzione di smettere.

Prima vittoria in Bundesliga per l’Heidenheim

Tutt’altro che una bolgia, la Voith-Arena. Eppure, la scorsa domenica, saltavano e cantavano tutti. Erano 15 mila sugli spalti e una trentina in campo sì, ma sembravano molti di più. Per un pomeriggio, infatti, lo stadio più piccolo del campionato tedesco aveva tutti i riflettori puntati addosso: la squadra di Frank Schmidt ha battuto il Werder Brema e la favola dell’Heidenheim ha toccato il suo punto massimo, la prima vittoria in Bundesliga

È proprio questo che ha reso grandi i più piccoli di tutti, l’unione tra tifosi e giocatori. L’Heidenheim non è una semplice squadra di calcio, ma è una famiglia. Non è dietrologia, sia chiari, ma fatti.  

 

Schmidt alla Ferguson: è l’allenatore più longevo in Germania

Fatti, dicevamo. E proprio per questo non si può non nominare Frank Schmidt. È uno dei cinquantamila abitanti di Heidenheim an der Brenz, città in cui è nato 49 anni fa. Dopo una vita sui campi delle serie minori tedesche, Schmidt ha deciso di chiudere la carriera a casa sua, all’Heidenheim. Neanche il tempo di appendere gli scarpini al chiodo che ha indossato la tuta – alla Maurizio Sarri – e ne è diventato allenatore.

Era il 16 settembre 2007. Da quella data sono passati esattamente 16 anni, ma Frank Schmidt è ancora lì, sulla panchina della Voith-Arena a guidare l’Heidenheim. La sua storia, ormai, è legata indissolubilmente alla squadra che allena. Dalla quinta divisione tedesca alla prima vittoria in Bundesliga, sempre a difesa di due colori, il blu e il rosso. E poi, come per un gioco del destino, mentre i tifosi festeggiavano la vittoria contro il Werder Brema, il quarantanovenne è diventato l’allenatore più longevo in Germania con 591 partite di fila sulla stessa panchina. Insomma, i grandi traguardi si festeggiano in famiglia. Chiedere a Schmidt per conferma.

Pietro Agoglia

Ho lasciato il calcio giocato una domenica piovosa in un campo fangoso. Ma il richiamo era troppo forte: ho sostituito gli scarpini con la penna, una divisa con il computer e ora cerco di raccontarlo. Laureato, ma niente di serio. Quasi giornalista, la fumata bianca è vicina, ma mancano da definire i dettagli finali.

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