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Hakimi racconta Hakimi: “Io e mio fratello Achraf, dal barrio a San Siro”

Quando ti chiami Achraf Hakimi, vale tutto… o quasi. Torneo della selezione madrilena, anno 2015: “Stava giocando contro la selezione andalusa. Achraf aveva corso tutta la partita e aveva consumato le scarpe. Rigore per noi. Mio fratello prende la palla e la mette sul dischetto poi… si toglie le scarpe e calcia a piedi scalzi! Ha fatto gol, ma gliel’hanno annullato per come aveva tirato”. A raccontarci l’episodio, ridendone ancora, è il fratello Nabil.

Papà venditore ambulante, mamma addetta delle pulizie, due fratelli separati solo dall’anno di nascita: 1998 Achraf, 1997 Nabil. Un’infanzia condivisa nel Barrio Ivima Rojo, a sud di Madrid, con una predisposizione naturale allo sport: “Eravamo sempre insieme. Abbiamo fatto 3 anni di nuoto e poi un anno di Judo. Nei momenti liberi però prendevamo la palla e organizzavamo partitelle nel barrio a Getafe Nord. Abbiamo presto capito che la nostra strada era El Futbol. Entrambi con lo stesso stile di gioco, entrambi con una corsa esagerata. “Nel mentre facevamo anche gare di atletica”. Per un anno, la squadra del Barrio volava sulle fasce: “Achraf era salito con i più grandi perché aveva già qualità importanti, così giocavamo entrambi titolari”

Un fratello per amico

Migliori amici e stesso sangue. Nabil ha seguito la crescita esponenziale del fratello, di cui riconosce l’immensa umiltà: “Se devo descrivere in due parole mio fratello uso: trabajo y pies a la tierra, come in italiano no?” Confermiamo. “Mai una parola fuori posto, mai un litigio con un compagno, solo tanta corsa e qualità”. Passano gli anni, Achraf gioca nelle giovanili del Real Madrid, Nabil nella Ciudad de Getafe. Fanno la differenza per le rispettive realtà. Tornano a casa e continuano a giocare… alla play: “Eravamo appassionati di Fifa. Ed entrambi non ci stavamo a perdere… Nell’ultimo periodo insieme abbiamo giocato tanto anche a Fortnite”

Passo dopo passo

Nel 2018 la carriera di Achraf spicca il volo… verso Dortmund. Qualcosa nel rapporto tra i due si incrina: “Abbiamo avuto dei problemi è vero, cose da fratelli. Ora però abbiamo risolto e siamo più uniti che mai”. In 2 anni in Germania Hakimi si consacra nel calcio che conta. 54 presenze e 7 gol. Sul giocatore piomba l’Inter, con cui Achraf si è già messo in mostra con due assist nell’amichevole vinta 7-0 contro il Pisa: “Mio fratello mi dice che si trova benissimo a Milano. Deve imparare meglio l’italiano, anche perché la sua ragazza lo parla perfettamente. È un ragazzo che si adatta facilmente. Si trova bene specialmente con Alexis Sanchez.

E anche Nabil ora cerca una squadra in Lombardia, per stare vicino al fratello. Hakimi è pronto a stupire in Serie A, con un’anima gemella nelle retrovie pronta a dargli tutto il supporto necessario, come ha sempre fatto.

Riccardo Despali

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