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Eterno Paolo Guerrero: una doppietta per alimentare il sogno della LDU

Un gol di testa e l’altro con un destro di controbalzo, prima di prendersi l’abbraccio della Muerte Blanca, come viene chiamata la barra brava della LDU. Alla Casa Blanca di Quito, sotto una pioggia battente, la Liga Deportiva Universitaria si è imposta 3-0 contro il Defensa y Justicia nella semifinale d’andata della Copa Sudamericana, grazie a una doppietta di Paolo Guerrero. La formazione ecuadoriana è a 90 minuti da una finale internazionale che manca da 11 anni e sogna di replicare il successo del 2009 quando ai rigori vinse la prima e unica Copa Libertadores di un club ecuadoriano, contro il Fluminense allenato da Renato Gaucho e con in campo un giovane Thiago Silva.

 

 

 

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Quella volta al Maracana c’era l’argentino Edgardo Bauza, El Paton che ha rivinto quel trofeo con il San Lorenzo prima di essere nominato ct dell’Argentina nel 2017. Oggi, sulla panchina degli ecuadoriani siede un altro argentino: Luis Zubeldia, 42enne allenatore rinomato per lanciare tanti giovani come fatto in patria, soprattutto al Racing e al Lanús, dove aveva raggiunto la finale di Copa Sudamericana poi persa contro il Defensa y Justicia di Hernan Crespo nel 2020.

 

 

 

 

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Stavolta però El Principe è pronto a prendersi una rivincita. All’andata ha messo alle corde gli argentini grazie al fattore altura con i 2.850 metri sul livello del mare della capitale e a figure come il portiere Alexander Dominguez, l’esterno Ibarra e Paolo Guerrero. Il peruviano è ancora un fattore a certe latitudini e lo ha dimostrato con una doppietta nel primo tempo che ha indirizzato la gara, prima del gol del definitivo 3-0 segnato nel finale dall’argentino Piovi. Reduce da un semestre al di sotto delle aspettative al Racing Avellaneda, il 39enne in Ecuador è tornato protagonista con un gol agli ottavi contro i cileni del Nublense e col rigore segnato al Sao Paulo ai quarti. E in caso di finale affronterebbe la vincente del duello verdeoro tra Fortaleza e Corinthians, con quel Timao con cui si era coronato campione del mondo nel 2012 grazie a un suo gol.

  

 

 

Un cammino, quello della LDU, che certifica la crescita del movimento calcistico ecuadoriano, con l’Independiente del Valle che negli ultimi anni ha vinto 2 edizioni della Copa Sudamericana e una Recopa, oltre ad aver disputato la finale di Libertadores. A questo va sommata la partecipazione dell’Ecuador al Mondiale in Qatar e la vittoria della Tri Sub-20 al Sudamericano 2019. Appuntamento tra una settimana al Tito Tomaghello di Florencio Varela per il ritorno contro il Defensa, ma i tifosi albos hanno già iniziato a prenotare il volo per l’Uruguay, quando il prossimo 28 ottobre a Punta del Este si giocherà l’ultimo atto della seconda competizione per club.

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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