“Io cerco sempre di far capire ai ragazzi della mia Virtus che il calcio non va sofferto. I momenti negativi ci saranno sempre. Non devono aver paura di affrontarli. Fa parte del percorso”. Juanito Gomez, per la Virtus Verona, è qualcosa in più di un semplice giocatore. Un capitano, un riferimento, un esempio di calcio e di vita. Un maestro per i più giovani, perché le difficoltà di questo sport le “viste tutte. La tribuna, la panchina, l’ingresso in campo a due minuti dalla fine…”.
“Sono grande è vero, ma se ho continuato è perché alla Virtus ho trovato la serenità. Tutto quello che racconto ai ragazzi vale anche per me. Siamo un gruppo bellissimo. Ci sono sempre momenti di sofferenza, ma fin quando senti che dentro di te c’è quel qualcosa che ti fa divertire vai avanti”. Il segreto? Divertirsi. E Juanito Gomez lo fa… a casa, nella sua Verona: “Ho giocato all’Hellas per sette anni. Un periodo bellissimo dove abbiamo vinto la Serie B, siamo saliti in Serie A e ci siamo rimasti. Posso, con grande piacere, dire che la maggior parte della mia carriera l’ho passata a Verona. Ho trovato amici splendidi e persone fantastiche con cui ho legato tantissimo. Verona è casa mia”.
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