"Basta pazzie". Quando Antonio Conte parlava così della sua nuova squadra non avrebbe immaginato di dover assistere a partite come Borussia MGladbach-Inter. 95' sull'ottovolante, 2-3 finale da pazzi. Ora tutte le quattro squadre del gruppo B di Champions League possono giocarsi la qualificazione all'ultima giornata. Un girone pazzo.
La condizione minima per sperare è battere lo Shakhtar a San Siro questa sera. Se Lukaku e compagni vincessero contro gli ucraini, si garantirebbero quantomeno l'accesso in Europa League. Se contemporaneamente il Real Madrid battesse il Gladbach, l'Inter andrebbe a pari punti con i tedeschi a 8 e passerebbe agli ottavi per gli scontri diretti a favore.
In caso di vittoria della squadra di Rose, invece, l'Inter scavalcherebbe il Real fermo a 7 e si piazzerebbe seconda nel girone.
Al contrario con un pareggio in Spagna l'Inter – in caso di vittoria – andrebbe a pari punti con il Real Madrid, non passando il turno per gli scontri diretti maturati con la squadra di Zidane. Riassumendo: se l'Inter vince la sua partita, passa se le altre due non pareggiano.
Una settimana fa i nerazzurri hanno espugnato il Borussia Park con una prova di compattezza e sofferenza. Primo tempo chiuso sull 1-1 grazie a una rete di Matteo Darmian, che è tornato a segnare in Europa dopo 5 anni. L'ultima volta era stata nella vittoria 2-3 del Torino in casa dell'Atletic Bilbao in Europa League nel 2015. I secondi 45' sono stati caratterizzati dal solito Lukaku che ha trascinato i compagni e realizzato l'ennesima doppietta. 1-3 al 73'. Poi è successo di tutto. Sanchez si è addormentato su un pallone e ha regalato il contropiede avversario da cui è nato il 2-3 di Plea. Poco dopo lo stesso Plea ha fatto tripletta, ma l'arbitro ha annullato per fuorigioco di Embolo che ha infastidito Handanovic. Fischio finale, sospiro di sollievo. Batticuore.
Con i due gol al Borussia Lukaku è salito a quota 4 in questa stagione di Champions. Ma + rimasto umile, come in ogni post partita: "Abbiamo altri giocatori con più esperienza di me, sono solo uno dei 25. Sono contento di giocare con questi ragazzi". E quei ragazzi adorano giocare con lui. Conte ha preso fiato e si è goduto il momento, visto che solo una settimana fa, dopo la sconfitta casalinga con il Real, sentiva il calore dell'inferno sulla sua pelle. Poi un chiarimento vis-à-vis, una prova da grande squadra a Reggio Emilia contro il Sassuolo e una vittoria sofferta in Germania hanno rimescolato le carte. Ora avanti tutti uniti per affrontare l'ultimo atto del girone più pazzo della Champions e uscirne, forse, rinsaviti.
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