Interviste e Storie

“Essere carrarino”. Gemignani e la Carrarese: legame, entusiasmo e senso di appartenenza

Manrico Gemignani, presidente della Carrarese – credit: Carrarese Calcio 1908

L’intervista al presidente Manrico Gemignani per “Carrara è salva”, lo speciale sulla salvezza della Carrarese.

Spesso, alla base dei successi più inaspettati, ci sono persone che ci hanno sempre creduto. Per questo non vogliono usare la parola “miracolo”: quella che per gli altri è un’impresa, per loro è sempre stato un obiettivo.

Manrico Gemignani, presidente della Carrarese, è l’artefice di quello che per (quasi) tutti era un traguardo irraggiungibile.

“Ci credevo davvero, per i valori della squadra che ha vinto il 9 giugno, data che rimarrà nella storia della società e della città perché riuscire a ottenere una promozione è stato qualcosa di incredibile”, racconta a gianlucadimarzio.com. “La Carrarese era già stata in Serie B 76 anni fa, ma tramite ripescaggio, questa invece è la prima volta nella storia per merito sportivo. È un qualcosa di storico”.

Un risultato che Gemignani descrive con due aggettivi: “Entusiasmante e complicato. La prima parola la scelgo perché chiaramente il primo anno in Serie B è importante: ci si scontra con realtà differenti. La seconda perché siamo partiti senza stadio né per allenarci né per giocare la partita e abbiamo fatto due mesi ad allenarci fuori Carrara in campi normali”.

“Essere carrarino”: intervista a Manrico Gemignani

Gemignani interpreta il suo ruolo di presidente in un modo che dice molto del suo modo di essere: Prima di tutto sono carrarino anche io. È la squadra della città, io la amministro e basta. La cosa importante è il calore di questa città, aver riportato la gente allo stadio. All’inizio dissi ai tifosi che era il primo anno per tutti e avremmo sicuramente avuto dei momenti di difficoltà. Devo essere onesto: hanno fatto una cosa fantastica, ci hanno sempre seguito anche in trasferta”.

La Carrarese, in Serie B, aveva il terzultimo monte ingaggi. Il dodicesimo posto è stato un grande successo anche dal punto di vista economico: “Ma non avevamo via d’uscita. Abbiamo uno stadio piccolo e non possiamo basarci sugli incassi che provengono dall’impianto per usare una parte economica maggiore. Vengono tramite sponsorizzazioni, altrimenti è difficile. Siamo stati costretti a prendere giocatori con un determinato valore economico e giovani validi in modo tale da quadrare il bilancio. La nostra forza è stato lo scouting e i dirigenti: prendere giocatori normali a cifre sostenibili e giovani validi”.

Manrico Gemignani, presidente della Carrarese – credit: Carrarese Calcio 1908

La promessa con Calabro

Questo successo passa anche dal lavoro di un uomo che in panchina ha costruito una mentalità vincente. Antonio Calabro è arrivato a Carrara nel gennaio 2024 e il primo colloquio con il presidente è stata una tappa fondamentale di questo percorso: La prima cosa che gli dissi fu: ‘Vorrei vincere e andare in Serie B, la squadra è valida’. Lui mi rispose che la rosa aveva molti valori e potevamo puntare a salire di categoria.Da quel momento l’obiettivo era definito: tornare in Serie B. Non è stato un miracolo: la Carrarese ci credeva fin dall’inizio”. (LEGGI QUI L’INTERVISTA A CALABRO)

Crederci. C’è stato un momento in cui anche il presidente lo ha fatto un po’ di più: “Contro il Modena abbiamo vinto una partita incredibile giocando in 10. I ragazzi sono stati incredibili. Hanno messo in campo carattere, gioco, tutto. Anche il pareggio, giocando 70 minuti in 10, sarebbe stato importante. La gioia è stata così grande che sarebbe valsa già di per sé come salvezza. Diciamo che il cuore stava soffrendo”.

La ‘pescata’ più faticosa

Il lavoro è proseguito con il mercato estivo: mattoncino dopo mattoncino, la società ha inserito i pezzi giusti nella rosa e li ha consegnati a Calabro perché li modellasse. I nuovi acquisti si sono inseriti su una base forte, solida e sana che c’era già dall’anno prima e che ha permesso a tutti di rendere al massimo. Ci sono due trattative che Gemignani associa a ricordi particolari: “La prima è quella per Cherubini: ha avuto la volontà di venire a Carrara fin da subito, usciva dalle giovanili. Non serve che dica io cosa ha fatto quest’anno. L’altra è quella per Shpendi: cercavamo un attaccante di Serie A e l’abbiamo chiuso l’ultimo giorno di mercato. Ci ha fatto sudare fino in fondo. Comunque sia anche tutti gli altri acquisti sono stati straordinari”. 

Il 9 giugno 2024 è arrivata la promozione in B, il 9 maggio 2025 la salvezza. Undici mesi pieni di emozioni. Ma ora il presidente Gemignani prova a immaginare il futuro della Carrarese: “Mi piacerebbe avere un tifo e un entusiasmo come quelli che ci hanno accompagnato quest’anno”. Senza dimenticare i risultati: “Vogliamo continuare a consolidarci sempre di più e diventare un’entità riconosciuta da tutti”. Non chiamatelo miracolo.

Alessandro Neve

Classe 2003, amante dello sport. Un po' di più del calcio, che ho iniziato a sentire mio fin da piccolino collezionando "disperatamente" le figurine Panini. Oggi studio mediazione linguistica con specializzazione in Sport Management e l'aspirazione di raccontare il pallone è sempre quella di quel bambino

Recent Posts

“Il livello Juve” e l’intesa con Cambiaso: com’è andata la prima di Spalletti sulla panchina bianconera

Rimproveri, applausi e mani in testa: la prima di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus…

8 ore ago

Juventus, Spalletti: “Spero di instaurare un rapporto con i calciatori, in Nazionale non ci sono riuscito”

Le parole dell'allenatore al termine della sua prima partita da allenatore della Juventus Inizia con…

9 ore ago

Pescara, lo sfogo del Presidente Sebastiani: “La squadra va piano, mi sono rotto le scatole”

Nel post partita di Palermo-Pescara, è intervenuto il Presidente della squadra ospite a commentare il…

9 ore ago

Palermo, la notte di grande festa: compleanno con cinquina al Pescara

Brunori e Ceccaroni - Imago Il Palermo festeggia nel migliore dei modi i 125 anni…

10 ore ago

Napoli, Conte: “Nel secondo tempo meritavamo qualcosa in più. Lukaku? Non so quando torna”

Le parole dell'allenatore del club azzurro al termine della partita contro il Como Termina senza…

11 ore ago

Juventus in vantaggio dopo 2 minuti a Cremona: è di Kostic il primo gol dell’era Spalletti

La Juve apre l'era Spalletti con un gol dopo 2 minuti di partita Inizia con…

11 ore ago