Da meno di tre mesi è un nuovo calciatore della Juventus, rimasto a Frosinone per cercare di riportare i ciociari in Serie A. La stagione di Federico Gatti procede bene, l’idea di aver realizzato un sogno non sembra destabilizzarlo. “Mi sembra ancora tutto surreale, ma cerco di non pensarci troppo perché sono convinto che il mio futuro passerà da queste ultime partite in Serie B”, queste le sue prime parole nell’intervista concessa a Tuttosport.
Un salto incredibile il suo, fatto di tanta gavetta, in pochi anni dai dilettanti alla Serie A. Al sudore e alle fatiche spese per arrivarci, invece, ci pensa: “Non farlo sarebbe impossibile, penso anche alle stagioni in Eccellenza. I compagni degli anni nei dilettanti sono i miei primi tifosi, sono molto orgogliosi della mia scalata”.
“L’emozione più grande l’ho provata nel giorno della firma, quando sono andato alla Continassa a firmare il mio nuovo contratto – ha proseguito il difensore. Una sensazione indescrivibile“. Quella firma indubbiamente pesa parecchio: “Da gennaio ho gli occhi di tutti puntati addosso e non posso sbagliare né in campo né fuori. Devo continuare così. L’esperienza passata di alzarmi alle sette del mattino e lavorare fino a sera come serramentista – ricorda Gatti – mi ha formato”.
Raccomandazioni (e anche la giusta carica) arrivano anche dal suo attuale allenatore Fabio Grosso, protagoniste del Mondiale vinto nel 2006 e uno che la Juve la conosce dall’interno: “Mi ha detto che la Juventus ti cambia la vita e di non sprecare questa grande occasione“.
Ora il sogno che coltiva Federico è sicuramente quello di chiudere al meglio la sua esperienza col Frosinone, magari centrando anche una promozione (non semplice) in A, anche attraverso i play-off. Poi, di sogni da realizzare in bianconero ne ha già “Almeno due: il primo è quello di restare alla Juventus per diversi anni; il secondo lo tengo per me, sono scaramantico…“, ammette.
Il suo compito sarà quello di apprendere il più possibile dai più esperti, da subito: “Chiellini e Bonucci due monumenti, professori del calcio mondiale. Mi hanno accolto alla grande a gennaio, sono stati gentilissimi con me. De Ligt è un fenomeno, quando io ero tra i dilettanti, lui era il giovanissimo capitano dell’Ajax”. Da luglio saranno tutti sui colleghi e l’obiettivo sarà assicurarsi un posto in difesa con loro: impresa difficile ma, visto ciò che ha già fatto Gatti, diremmo non impossibile.
L’INTERVISTA COMPLETA SULLE PAGINE DI TUTTOSPORT
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