Fuorigioco: come funziona e cosa cambia con le nuove regole. In vista della nuova stagione, l’Ifab, l’ente che determina il regolamento del gioco del calcio, ha introdotto una precisazione relativa al funzionamento della regola del fuorigioco, la n.11 del codice.
Non si tratta certo di una “rivoluzione”, bensì di un chiarimento rispetto al testo già diffuso e messo in pratica da anni, che tuttavia determinerà alcuni cambiamenti nell’interpretazione delle diverse situazioni di gioco, già a partire dalla Serie A 2022-2023.
La novità riguarda la differenza tra “deliberate play”, cioè la cosiddetta “giocata“, e “deviazione“. Una distinzione essenziale, dato che la prima, se effettuata da un difendente, è tale da rimettere in gioco un attaccante che si trova oltre la linea del fuorigioco, mentre la seconda non “sana” la sua posizione. Per avere una giocata, secondo la regola n.11, è necessario che il calciatore che tocca il pallone ne abbia il “controllo“, e pertanto la possibilità di passarlo a un compagno, ottenerne il possesso o respingerlo.
La precisazione introdotta dall’Ifab è finalizzata a chiarire il concetto di “controllo”, chiave di volta della nozione di “deliberate play”. Si stabilisce che si potrà parlare di “giocata” quando:
– il pallone arriva da lontano e il giocatore lo vede chiaramente;
– il pallone non si muoveva velocemente;
– la direzione del pallone non era inaspettata;
– il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corpo, per esempio senza prodursi in movimenti istintivi, oppure s’è mosso ottenendo un contatto/controllo del pallone limitato;
Infine, si spiega come “un pallone che si muove a terra è più facile da giocare di un pallone in aria”.
Insomma, d’ora in avanti il concetto di “giocata” sarà limitato a una rosa ristretta di circostanze, e pertanto le segnalazioni di fuorigioco aumenteranno. In attesa del fuorigioco semiautomatico o “SAOT”, già introdotto dalla UEFA nella Supercoppa fra Real Madrid e Eintracht Francoforte (leggi qui come funziona), quindi, varierà l’interpretazione su casi come quello del gol di Kylian Mbappé nella finale dell’ultima Nations League, contro la Spagna. L’attaccante francese si trovava infatti oltre la linea del fuorigioco, ma la sua posizione irregolare fu sanata da un lieve tocco in spaccata di Eric Garcia, considerato “deliberate play” dal direttore di gara. Con la precisazione dell’Ifab, un movimento come quello del difensore del Barcellona verrebbe considerato “istintivo“, il suo “allungamento” insomma non verrebbe valutato come una giocata bensì come una deviazione. E il gol verrebbe annullato per fuorigioco.
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