La politica che si scontra con il calcio, ancora una volta. E ancora una volta è la Turchia a occupare la scena, in campo contro la Francia, allo Stade de France per l'ottava giornata di qualificazioni del gruppo H a Euro 2020. Dopo l'esultanza dei giocatori turchi in seguito al gol vittoria contro l'Albania (QUI), il saluto militare in campo è stato replicato. Stavolta dopo la rete dell'1-1 finale realizzata da Ayhan.
Anche il difensore della Juventus Merih Demiral, appena realizzato il gol, è corso a esultare con i compagni inscenando il saluto militare. Dopo la partita, il giocatore del Milan Hakan Çalhanoğlu ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Mediaset riguardo al gesto dei compagni: "Siamo con la nostra nazione sempre al 100%. Anche nei momenti non belli. Noi siamo giocatori, la politica è da un’altra parte”.
Una vicenda che continua ad avere riscontri nel calcio. Nelle ultime ore, infatti, tanti giocatori turchi hanno espresso la loro vicinanza all'esercito del paese pubblicando post sui loro profili social. Lo ha fatto anche Cenk Sahin, centrocampista del St Pauli (seconda divisione tedesca). Il club ha poi deciso di prendere provvedimenti licenziando il giocatore. Successivamente, l'Istanbul Basaksehir su Twitter ha pubblicato una foto del centrocampista turco con la maglia della nazionale accompagnata dalla didascalia: "#ComeBackHome", torna a casa Sahin.
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