Raffaele Palladino sta vivendo il secondo momento difficile in stagione alla guida tecnica della Fiorentina.
Monza-Fiorentina è terminata 2-1 con il sorriso dell’allenatore del Monza. A gioire, però, non è stato Raffaele Palladino, che ha lasciato la panchina biancorossa in estate per sposare proprio il progetto viola.
Un progetto che, dopo venti giornate di campionato, ha sicuramente vissuto momenti diversi e contrastanti. Il momento più bello è stato sicuramente quello che ha preso il via al “Franchi” nel match contro il Milan.
Il 6 ottobre 2024 la Fiorentina batte il Milan, di Fonseca, per 2-1 e da quel momento vincerà le successive 8 partite di Serie A contro Lecce, Roma, Genoa, Torino, Verona, Como e Cagliari. Dopo il match contro la squadra di Nicola i ragazzi di Palladino perdono a Bologna. Da quel pomeriggio al “Dall’Ara” i Viola non si sono ancora ripresi.
5 sconfitte nelle ultime 6 partite di campionato sono il manifesto di un momento complicato che, però, non è il primo che Palladino si trova a gestire sulla panchina dei toscani. Per ricordarcene dobbiamo tornare indietro e riavvolgere il nastro all’inizio di questa stagione.
Raffaele Palladino è chiamato a ripetersi. La “sua” Fiorentina necessita di un cambio di passo per cambiare il trend delle ultime giornate di campionato, nelle quali ha raccolto un solo punto su diciotto disponibili. Anche l’avvio di stagione, però, non era stato semplice.
Il “dopo Italiano” , infatti, era iniziato con soli 7 punti nelle prime 6 giornate di Serie A. I pareggi contro Parma, Monza, Venezia e la sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta rischiavano di segnare in anticipo la stagione dei Viola che poi si ripresero molto bene anche grazie ad un cambio tattico del proprio allenatore. Palladino passò dalla difesa a 3 a quella a 4 contro l’Empoli e la Fiorentina spiccò il volo con 8 vittorie nelle successive 8 partite.
Per uscire dalle difficoltà l’allenatore della Fiorentina si aspetta sicuramente qualcuno dal calciomercato invernale. In questo senso, potrebbe fare al caso suo Pablo Marì, ex calciatore allenato al Monza e avversario nel posticipo della ventesima giornata di Serie A, sul quale si sta muovendo la società Viola.
Ad allontanare le voci di mercato per invertire il trend delle ultime partite è stato Daniele Pradè. Il direttore sportivo della Fiorentina ha spronato così la squadra :“Non sono amareggiato, sono proprio incazzato. Così non va bene, mancano dieci giorni alla fine del mercato e se c’è qualcuno con il mal di pancia, che ce lo venga a dire che troviamo una soluzione. Abbiamo perso la nostra identità, non va più bene e si cambia regime. Si arriva la mattina e si va via la sera tardi“.
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