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Fiorentina, Palladino: “Kean ha bisogno di essere felice. Futuro? Mi auguro possa fare la scelta giusta”

Raffaele Palladino, allenatore Fiorentina (imago)

Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Udinese

Ultima giornata di campionato in Serie A, che porta con sé verdetti e anche bilanci.

I verdetti sono ancora tanti: dalla lotta Scudetto a quella per la Champions, passando per la salvezza. Diretta interessata è la Fiorentina, che può ancora sperare di arrivare in Europa in caso di vittoria contro l’Udinese.

E alla vigilia della sfida, come di consueto accade, Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa facendo un ampio bilancio della stagione, ora che si è praticamente giunti alla conclusione.

Di seguito le sue parole.

Fiorentina, le parole di Palladino in conferenza stampa

Prima di tutto, l’allenatore della viola ha dichiarato: “Abbiamo ancora degli obiettivi da centrare, con una sconfitta della Lazio e una nostra vittoria saremmo in Europa. La posizione di classifica per noi è importante, anche per iniziare la Coppa Italia dagli ottavi. È stata una settimana di lavoro, di analisi della partita“.

A proposito di futuro e di incontri con la società, Palladino ha detto: “Parliamo sempre, al termine di ogni gara. Io devo solo ringraziare la società, per come è stata presente, mi riferisco al presidente e ai direttori. Non c’è stato alcun confronto specifico”.

Palladino, allenatore Fiorentina (imago)

“I ragazzi hanno dato tutto”

Dopodiché ha anche parlato del rapporto che ha avuto con Kean, trattando anche il tema del suo futuro: “Con Moise c’è stata subito tanta empatia. Qualche volta mi ha fatto arrabbiare, ma è un ragazzo genuino. e che ha bisogno di felicità. Per il futuro decideranno lui e il club, ma ha bisogno di amore e qui lo ha trovato. Mi auguro che possa fare la scelta giusta“.

E per concludere: “Tutti gli acquisti sono stati condivisi con la società, poi c’è stato chi non è riuscito a esprimersi al meglio ma quello fa parte del gioco. Io credo che i ragazzi abbiano dato tutto dal punto di vista dell’impegno, la forza del gruppo è stata l’unione, questi sono valori aggiunti e per quanto mi riguarda è stato fatto un bel percorso di crescita”

Alessandro Mammana

Classe 2004, credo che la prima parola uscita dalla mia bocca sia stata "palla". Da sempre innamorato dello sport, il calcio è stato il mio compagno di vita, sin dal giorno zero. Ci ho giocato per una quindicina di anni prima che il mio corpo dicesse stop, ma potevo mai starne lontano? Assolutamente no, ed ecco che tutte le telecronache virtuali fatte giocando a Fifa o Pes hanno trasformato quello che prima era solo un sogno in un obiettivo

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