Dopo la tifoseria, che aveva espresso chiaramente il suo parere tappezzando la città di striscioni, la parola è passata al sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha detto la sua sul tema nuovo stadio. Il primo cittadino, direttamente dal Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio, ha ribadito la propria vicinanza al presidente della Fiorentina Rocco Commisso, infastidito da tutte le difficoltà che il suo progetto legato ad un nuovo Franchi sta incontrando.
Nardella si è fatto addirittura fotografare con uno striscione simile a quelli affissi nei luoghi storici di Firenze nella notte fra sabato e domenica scorsi: "Io sto con Rocco", tanto per eliminare ogni tipo di dubbio: "È da un anno che sto con lui – premette – da quando è arrivato ne ho sostenuto le idee. Anche durante il lockdown sono rimasto in contatto con la sua famiglia. So quanto vorrebbe venire a Firenze, lo aspetto a braccia aperte".
Il discorso cade poi sul nuovo stadio, tema verso cui lo stesso Nardella è molto sensibile: "Prima ancora di diventare sindaco mi sono impegnato in una legge per velocizzare la ristrutturazione degli stadi – ricorda – nel 2015 mi sono messo a lavorare con i Della Valle per costruire il nuovo impianto nell'area Mercafir".
Questo, di fatto, era il primo progetto anche della proprietà americana, poi svanito a causa dei costi del bando pubblico e dei tempi troppo lunghi: "Ma non ha senso discutere su una cosa che ormai è andata – prova a voltare pagina Nardella – non posso stabilire io i prezzi di un'area, che vengono fissati da Stato e Regioni. Purtroppo anche noi primi cittadini siamo vittime della burocrazia. Non ho nessun rimorso sul lavoro che ho fatto".
L'obiettivo di Nardella sarebbe riqualificare l'area di Campo di Marte, dove sorge il Franchi attuale, dando vita ad una sorta di cittadella viola: "Perché nessuno può prendersi la responsabilità di lasciare abbandonato uno stadio che è un monumento alla storia del calcio e allo sport", avverte. Tuttavia Commisso sta valutando l'idea di costruire un impianto ex novo fuori città, a Campi Bisenzio: "Non ho nessuna invidia nei confronti di altri comuni, la Fiorentina ha il diritto di valutare qualsiasi ipotesi – le parole del sindaco – ovviamente la mia priorità è sempre stata lavorare per il bene di Firenze e so che anche per la Fiorentina vale lo stesso discorso. Per i nuovi stadi il problema non sussiste solo per la nostra città, ma per tutto il Paese. È una vergogna nazionale".
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