Calciomercato

Il Como dice “no” all’Inter per Cesc Fabregas

Cesc Fabregas (IMAGO)

Il Como dice no all’Inter per Cesc Fabregas: la situazione.

Il Como chiude le porte all’Inter per Cesc Fabregas. Con una nota ufficiale, il club ha risposto alle indiscrezioni sull’interesse nerazzurro per l’allenatore spagnolo, ribadendo con fermezza la propria posizione: Fabregas resterà sulla panchina del Como anche nella prossima stagione di Serie A.

La società ha infatti dichiarato di aver già rifiutato in modo diretto l’eventuale approccio dell’Inter, comunicando la propria decisione al presidente del club nerazzurro.

La risposta, secondo quanto riferito dal Como, è stata accolta con rispetto e chiarezza, nel segno di rapporti istituzionali corretti tra le due società.

Il comunicato intende anche smentire con forza le voci sempre più insistenti che avrebbero voluto Fabregas come candidato per la panchina interista, in vista della stagione 2025/26.

La nota del Como

Il Como chiude la porta all’Inter per Fabregas: “Abbiamo comunicato il nostro rifiuto direttamente al presidente dell’Inter, che lo ha riconosciuto con la cortesia e la chiarezza che ci si aspetta tra club che nutrono reciproco rispetto”.

L’Inter dunque dovrà virare altrove, con Patrick Vieira in vantaggio su Cristian Chivu come sostituto di Simone Inzaghi.

Como, Cesc Fabregas

Il club nerazzurro ora ha bisogno di mettersi al lavoro per trovare una guida tecnica in vista del Mondiale per Club.

“Il nostro allenatore non ha mai chiesto di andarsene”

La nota ufficiale del club prosegue, con il Como che spiega che nonostante le voci di mercato che hanno coinvolto Cesc Fabregas, l’allenatore sia sempre rimasto corretto e leale nei confronti del club.

Non ha mai manifestato la volontà di lasciare la società né ha sfruttato l’interesse di altre squadre per ottenere benefici personali o contrattuali. Il suo atteggiamento, improntato a serietà e professionalità, viene considerato un esempio di integrità, tanto da essere motivo di orgoglio per la dirigenza.

Gianluca Di Marzio

Ci ho messo più di trent'anni per tornare dove sono nato. Non conoscevo le strade, non sapevo a memoria le vie, ricordavo solo il nome della clinica -Villa Stabia- dove mia madre mi aveva dato alla luce. Più di trent'anni sì, non proprio un figlio modello per la mia città, Castellammare di Stabia, una trentina di chilometri da Napoli. Lì sono nato il 28 marzo del 1974, sono Ariete per gli amanti dei segni zodiacali, non chiedetemi l'ora e comunque non sono un fanatico degli ascendenti.

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