L’entusiasmo alla firma, l’adrenalina di una nuova sfida, le sei vittorie in amichevole prima dell’inizio del campionato e adesso i dubbi. Le riflessioni.
Andrea Stramaccioni sta pensando di lasciare l’Esteghlal in Iran dopo appena due mesi, a 10 giorni dall'inizio del campionato. Si prenderà 48 ore di tempo per decidere se continuare. Nonostante l'affetto degli iraniani e una presentazione in grande stile, Stramaccioni sta valutando il suo futuro a Tehran per diversi motivi.
Il primo è l’addio del ds che l’ha portato all’Esteghlal, Ali Khatir, il secondo è legato al mercato. Fin qui è arrivato soltanto Diabaté, ex attaccante del Benevento, mentre gli arrivi di altri giocatori stranieri sono saltati per diverse motivazioni: è il caso di Pucciarelli (Chievo), Dramé (ex Atalanta) e Milić, terzino del Crotone rimandato indietro al momento della firma. La causa della frattura tra Stramaccioni e la società.
L’agente di Milic era a Tehran da due giorni per chiudere l'affare, l'ex giocatore della Fiorentina era arrivato da Belgrado con l’accordo in tasca, tutto fatto, avrebbe svolto le visite e firmato il contratto, ma è stato rimandato indietro ufficialmente per un problema di visto. Il terzo episodio anaologo in 15 giorni dopo quelli di Pucciarelli e Dramé. Dopo il duro confronto in nottata tra le parti, Stamaccioni si è preso 48 ore per decidere se dimettersi o portare avanti il progetto per cui è stato scelto, dopo tante promesse al momento della firma non mantenute.
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