Anthony Elanga, Nottingham Forest (Imago)
Elanga punisce il Manchester United: ora sogna con il Nottingham Forest
È l’estate del 2023 quando Anthony Elanga decide di salutare quella che è stata la sua casa per ben nove anni. Perché a volte per diventare grandi bisogna utilizzare il passato come un grande trampolino di lancio.
L’arrivo in academy nel 2014, l’esordio con i grandi – grazie a Ralf Rangnick – nel 2021. Indossando la maglia dei suoi sogni. Fino alla prima firma in Champions League con quel gol all’Atletico Madrid del Cholo Simeone.
Poi gli arrivi di Ten Hag, Antony e Sancho: spazi intasati e porte chiuse. Il ragazzo di Malmö ha la valigia pronta. «Sarò sempre grato a squadra e staff, ma è il momento giusto per il prossimo passo della mia carriera» dirà Elanga su Instagram.
Così dal rosso del Manchester United a quello del Nottingham Forest. 15 milioni di sterline e un disegno ambizioso con il classe 2002 al centro del progetto.
70 km separano Nottingham e Manchester. Strada di pensieri e domande. Sicuramente da parte dei dirigenti dei Red Devils: giusto dare via così a cuor leggere il talento svedese? Il ragazzo è diventato grande. Ed Espirito Santo se lo gode. Numero ventuno sulle spalle, fascia tra i capelli e talento sopraffino. Dieci gol e diciassette assist in sessantacinque presenze con il Nottingham Forest.
Questa stagione sei timbri e nove assistenze stagionali. Record personale. Numeri enormi. Pesanti. Come quelli del suo club d’appartenenza: terzo posto in Premier League con vista sulla Champions e semifinali di Fa Cup.
Ma è l’ultimo gol quello che non dimenticherà mai. Quasi come se volesse chiudere per sempre con il passato. Recupero palla poco dopo la propria area di rigore e coast to coast da vedere e rivedere. Vede solo il punto d’arrivo: supera Dorgu e Garnacho con una facilità disarmante e sinistro imprendibile per Onana.
Da McTominay ad Angel Gomes, passando per Rashford e proprio Anthony Elanga. L’academy funziona, ma è la prima squadra del Manchester United a bloccare il processo di crescita di questi ragazzi. Un saluto al posto del cuore, prima di diventare grandi altrove.
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