Gol e assist nel 3-1 contro il West Ham al debutto di Ruud Van Nistelrooy sulla panchina del Leicester, il fantasista Bilal El Khannouss si è raccontato in esclusiva a gianlucadimarzio.com.
Dall’esordio da sogno con l’olandese in panchina dopo che era andato a secco in otto occasioni sotto la precedente guida di Steve Cooper alle difficoltà delle Foxes e cosa rende speciale l’ex fuoriclasse di PSV Eindhoven, Manchester United, Real Madrid e Amburgo tanti i temi toccati con il ventenne ex Genk alla vigilia di Leicester-Brighton.
Dopo le difficoltà iniziali, l’orgoglio di chi non si arrende: “A livello fisico il passaggio al calcio inglese è stato duro perché c’è una bella differenza col campionato belga. Però il tempo di ambientamento è finito, adesso voglio brillare. Sono consapevole di essere nel torneo più difficile al mondo ma non mi pongo limiti, continuo a lavorare sodo e poi vedremo dove Dio mi porterà.” Leggi anche – “Mi ispiro a De Bruyne. Giocare in Italia? Forse in futuro”. L’ntervista a El Khannouss ai tempi del Genk
Nonostante la vittoria convincente sul West Ham di martedi sera, il Leicester rimane 17º in classifica. El Khannouss predica calma.
“Battere il West Ham è stato importante ma ci sono ancora tante partite e in questo campionato tutti possono battere tutti. Abbiamo tanta qualità ma dobbiamo stare calmi. Prepareremo al meglio la partita contro il Brighton di domenica (oggi ndr)“.
Sull’effetto Van Nistelrooy: “Già quando subentra un nuovo allenatore questo dà la scossa a tutto l’ambiente. Se poi è una leggenda del calcio e un grande attaccante come lo è stato lui non puoi non ascoltarlo. Il Mister ha un’aura incredibile e siamo felicissimi che sia con noi. È vero che la vittoria ci ha fatto bene ma è solo la prima partita della sua gestione e come ho detto dobbiamo mantenere i piedi per terra. La stagione è lunga, il calendario è fitto. Analizzeremo quello che abbiamo fatto di buono e quello che abbiamo fatto meno bene e continueremo a lavorare“.
Alla domanda se i giocatori lo vedano con gli occhi del grande bomber che è stato o l’allenatore inesperto che prima dell’incarico allo Stadio King Power aveva solo allenato il PSV e il Manchester United ad interim: “Noi lo vediamo per l’ex giocatore che è stato. Mister Van Nistelrooy si fa rispettare già solo per aver giocato in quei grandi club (PSV, Real Madrid, Manchester United ndr). Parlare la stessa lingua (El Khannouss è fiammingo, Ruud olandese ndr) conta fino ad un certo punto… è quello che fai in campo ad essere decisivo. E per il Leicester City contano solo le performance e i punti“.
Su cosa abbia detto Van Nistelrooy alla squadra prima della vittoria sugli Hammers di Lopetegui: “Ci ha detto: andate in campo e dimostrate le vostre qualità, giocate con il cuore e metteteci tanta intensità: solo così potete essere la migliore versione di voi stessi’. Lui si aspetta che diamo l’anima in campo perché solo facendo così alla fine non avremmo rimpianti. I conti poi si fanno a fine partita“.
Intervista a cura di Alessandro Schiavone
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