La Francia scenderà in campo martedì sera contro la Germania, in una sfida dal sapore storico che chiuderà la prima giornata dei gironi di Euro2020. Vincitori dell’ultimo Mondiale, finalisti dell’ultimo Europeo: sui Blues ci sono grandi aspettative.
E il c.t. Didier Deschamps lo sa: “Siamo coscienti di avere grandi mezzi ma le partite non si vincono prima di scendere in campo – ha detto a SportWeek -. Qualità e talento non bastano, serve grande forza mentale, concentrazione, aggressività, determinazione. Tutte cose che abbiamo avuto in Russia nel 2018. Vincere è difficile, farlo una seconda volta ancora di più. L’ambizione non si deve trasformare in eccesso di fiducia”.
Spazio poi per un commento sulla Nazionale azzurra, che ieri ha battuto 0-3 la Turchia: “Può avere l’ambizione di andare lontano anche se forse non ha ancora quel vissuto internazionale a livello dei singoli. Per molti azzurri sarà la prima grande competizione. Ma la stessa cosa è successa per molti miei giocatori come Mbappè e Pavard nel 2018, quindi occhio…”.
A livello di giocatori, dell’Italia Deschamps apprezza “Chiesa, che ha fatto una bella stagione con la Juve, lo stesso vale per Barella dell’Inter. Poi ci sono Immobile e Verratti che sono sempre elementi preziosi. Mancini ha tanti giocatori che hanno il potenziale per fare bene, ma dovranno confermarsi anche a livello europeo”.
Sul lavoro di Mancini aggiunge: “Roberto ha costruito qualcosa di molto interessante, con giovani che sono cresciuti a vista d’occhio ottenendo risultati importanti tra Nations League e qualificazioni ai Mondiali. L’età media si è abbassata ma rimangono in rosa alcuni giocatori di esperienza”.
Tra i convocati di Deschamps per Euro2020 la sorpresa è certamente Karim Benzema, rientrato in Nazionale dopo anni. Un rapporto tutto da ricucire, che però per il c.t. non risulta un problema, anzi: “E’ stato fondamentale rivederci e parlare a lungo di quello che era successo e di molte altre cose. Ma quello che ci siamo detti rimane tra noi”.
“Non c’è stato alcun problema con Giroud. Tutti hanno accolto Karim con naturalezza anche perchè, sapendo che ci sarebbero stati problemi, non l’avrei chiamato. Non siamo meno forti senza di lui ma ero cosciente che saremmo stati più forti con lui. E’ un giocatore che ci dà alternative diverse in attacco, fa segnare e fa gol. Pian piano si sta inserendo nel gruppo e c’è già molta sintonia con i compagni”.
Chiusura, infine, sugli “italiani” di Francia. In primis Adrien Rabiot, che in Serie A ha disputato 62 partite con la Juventus: “Le qualità tecniche le ha sempre avute, ma alla Juventus è migliorato molto in fase difensiva. E il fatto di vivere quotidianamente la mentalità dei bianconeri, con l’esigenza di vincere tutte le partite, è stato molto importante per la sua crescita. Oggi è un giocatore completo”.
Poi, Mike Maignan, portiere classe ’95, colpo di mercato del Milan: “Ha ottime qualità naturali. Ha fatto una grandissima stagione con il Lille e anche se in nazionale ha davanti due portieri importanti in futuro avrà un ruolo da protagonista. Ha una forza fisica che gli permette di occupare molto spazio in porta, è difficile trovare spiragli. E andare al Milan non è mai una brutta scelta”.
INTERVISTA COMPLETA SULL’EDIZIONE ODIERNA DI SPORTWEEK
Il Verona sta lavorando a un ritorno in gialloblù per il mercato di gennaio: il…
La probabile formazione della Fiorentina per la gara di Serie A contro la Juventus all’Allianz…
La probabile formazione della Juventus per la gara di Serie A contro la Fiorentina all'Allianz…
Le probabili scelte di Antonio Conte per l'ultima sfida del 2024 Dopo aver battuto il…
Danilo è sempre più vicino all'addio alla Juventus: il Napoli si avvicina Il mercato di…
Le parti sono sempre più vicine per formalizzare il ritorno di Martinez Quarta al River…