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Una storia con i derby alle spalle, Stojkovic ritrova il Toro

Al cuor non si comanda. Dopo sei anni Dennis Stojkovic torna al Torino. Fantasista classe 2002 metà torinese e metà serbo, è arrivato a parametro zero dopo un anno al Partizan Belgrado.

Dal derby di mercato a quelli sul campo

 

 

Sin dalla nascita Stojkovic si è innamorato della maglia granata. Sin da bambino, accompagnato dalla famiglia, va a Superga a piedi il 4 maggio, il giorno della tragedia che ha fatto entrare nella leggenda il Grande Torino. I primi passi li muove nel Fulminea, oratorio del quartiere Fabbrichetta. A 5 anni è già titolare con i ragazzi più grandi di un anno. Un bambino prodigio non sfugge all’occhio di Torino e Juventus. Il derby lo vincono i bianconeri, ma l’esperienza con questi colori dura pochissimo.

Il pressing di Benedetti è costante e alla fine i granata riescono nello ‘scippo’. Con il Toro inizia l’esplosione di Stojkovic. Gol, assist e giocate da capogiro. Lui è il gioiellino dell’annata 2002, ma anche l’incubo della Juventus. Nella sua permanenza ha vinto 22 derby di fila. Un piccolo record. Così il nome di Dennis inizia a girare e alle sue partite ci sono tutte le top d’Europa: dal Barcellona al Manchester City, passando per Ajax, Bayern Monaco, Borussia Dortmund e il Chelsea.

Il legame con Guerini

 

 

La scelta a 15 anni ricade proprio per il Chelsea. Valigia fatta, biglietto aereo in mano e partenza. Qui inizia il suo incubo. Stojkovic da minorenne extra comunitario non poteva essere tesserato e la sentenza della FIFA è una stangata. Al ragazzo viene vietato di poter essere tesserato da alcuna società fino al compimento dei 18 anni. Una beffa anche per il Torino, che perde un gioiellino.

I granata corrono ai ripari e prendono un giovane dalle caratteristiche molto simili. Daniel Guerini. Anche lui estroso, anche lui mancino e anche lui un ragazzo dal potenziale incredibile. I due si conoscono a Torino, anzi nel Torino. Dennis un anno dopo la partenza, torna al Toro per allenarsi per recuperare da un infortunio. Durante una partitella in famiglia Christian Fioratti (all’epoca allenatore di quella annata) mette insieme Guerini e Stojkovic nella squadra delle riserve. Alla fine vincono loro 5-0. Alla fine dell’allenamento Daniel va dal papà di Dennis e gli chiede di lasciarlo al Toro. Da quel gesto iniziò un’amicizia che per anni ha legato i ragazzi e le famiglie. Ma i due non potranno mai giocare insieme. Daniel è tragicamente scomparso in inverno, chissà quanto si sarebbe divertito a giocare ancora con Dennis.

Il girovagare

Stojkovic, dopo ave recuperato dall’infortunio, iniziò a girare l’Europa per trovare una squadra. Si è allenato con praticamente tutte le top e ovunque ha fatto bene, ma la risposta è sempre stata la stessa: non può essere tesserato. L’Ajax rimase folgorato dopo una partitella dell’Under 19 (Stojkovic giocava da sottoleva). Risultato finale: 2-0. Doppietta di Dennis. Contro di lui c’era un certo Matthijs de Ligt, preludio di un possibile derby futuro.

Il Partizan

 

 

Dopo anni di giri per l’Europa, il giorno del suo diciottesimo compleanno, Stojkovic viene tesserato dal Partzan Belgrado. La squadra del cuore di papà Michel. Due giorni dopo fa anche l’esordio in prima squadra. La sua stagione in Serbia si chiude con 7 presenze e 1 assist nella Serie A serba e 2 presenze in Europa League. Poi la separazione. Il Partizan è in crisi economica e per mesi non paga lo stipendio a Dennis, così la decisione di chiedere la rescissione del contratto e di liberare il ragazzo senza volere indietro i soldi dovuti.

Il ritorno a casa

 

 

Alla porta di casa Stojkovic iniziano a bussare un po’ di società. Prima la Dinamo Zagabria, poi il Lille. La terza squadra però sbaraglia la concorrenza. Davide Vagnati lo vuole al Torino. La proposta è meno lauta dal punto di vista economica, ma il legame con il Toro non è stato scalfito. Per Stojkovic quella granata è più di una fede, è come una malattia che non va via. Per accettare Dennis e la sua famiglia fanno una sola richiesta: allenarsi in prima squadra per provare a giocarsi il derby. Questo è il suo sogno sin da bambino. A livello giovanile li ha vinti tutti, De Ligt l’ha già battuto. Ora è il momento di prendersi quello più importante. Dennis intanto è tornato a casa sua.

 

 

Chissà se un pensiero non sia volato anche a Guero. Magari andrà a lui la dedica al primo gol. A breve raggiungerà Juric a Santa Cristina per il ritiro. Da lì partirà la seconda esperienza con il suo Torino.

Antonio Cefalù

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