Interviste e Storie

Catanzaro, Favasuli: “Un onore rappresentare la mia terra. Aquilani? Mi ha cambiato la vita”

Costantino Favasuli (Imago)

Favasuli è diventato una certezza nel Catanzaro di Aquilani: continuità, sacrificio e un legame profondo con la sua terra

C’è chi arriva in punta di piedi e chi, invece, si prende la scena correndo. Costantino Favasuli appartiene alla seconda categoria. Instancabile, sempre dentro la partita, ultimo ad arrendersi quando le gambe iniziano a bruciare. Nel 3-5-2 del Catanzaro disegnato da Alberto Aquilani è una pedina fondamentale, un esterno che macina chilometri e idee, dando equilibrio e spinta a una squadra che, dopo un avvio complicato, ha trovato ritmo e convinzione.

Classe 2004, nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, Favasuli è stato schierato in tutte e 17 le giornate di campionato, impreziosendole con un gol, quello nella vittoria di Mantova, il primo in maglia giallorossa e il secondo in carriera in Serie B. Una rete dal sapore speciale, se si pensa che la prima, appena un anno fa, l’aveva realizzata proprio al “Ceravolo” da avversario, con la maglia del Bari.

In merito all’ottimo momento del Catanzaro, Favasuli racconta ai microfoni di Gianlucadimarzio.com: “All’inizio ci sono state tante novità tra calciatori e staff, me compreso, ma la presenza di giocatori esperti come Iemmello, Brighenti e Pontisso ci ha aiutati molto a entrare nella mentalità della piazza. Io già conoscevo l’ambiente, essendo calabrese, e questo mi ha facilitato, però sono stati i senatori a indicarci subito cosa serviva per rendere al massimo”.

“Siamo reduci da quattro vittorie consecutive e questo ha cambiato il volto della squadra e anche l’umore dello spogliatoio. Oggi il gruppo è più compatto, consapevole e affamato. La qualità dei giovani arrivati quest’anno è alta e il lavoro quotidiano fa la differenza, dentro e fuori dal campo”, aggiunge il terzino.

Favasuli e Aquilani, un rapporto speciale

Il filo che lega Favasuli ad Alberto Aquilani parte da lontano. Racconta: “Ho conosciuto il mister ai tempi della Fiorentina, quando giocavo da trequartista, é stato lui a capire le mie potenzialità e a spostarmi sulla fascia sinistra in Primavera. Quella scelta mi ha cambiato la vita, mi ha permesso di esaltare rapidità e tecnica in un ruolo moderno”.

E sul rapporto con l’allenatore aggiunge: “Ritrovarlo a Catanzaro è stata una fortuna, conosce perfettamente il mio modo di giocare e sa come stimolarmi ogni giorno. Mi ha trasformato come calciatore e sentirsi capito da chi guida la squadra è fondamentale”.

Calabria, Catanzaro e sogni azzurri

Guardando alla stagione in corso, Favasuli non nasconde che: “Si tratta della mia miglior annata, non posso permettermi cali di tensione, perché ci sono obiettivi di squadra e personali da raggiungere. Ho già migliorato i numeri dello scorso anno, ma devo continuare a fare più gol e assist”. Tra le partite più belle indica quella contro il Venezia: “È stata una gara di grande sacrificio per tutti, le partite più sofferte sono spesso le più belle e questa ha dato la misura del carattere del gruppo. Mantova resta comunque una gioia indelebile per il gol, ma quella sfida rappresenta l’essenza del Catanzaro”.

Il legame con la Calabria è autentico e profondo: “Rappresentare la mia terra in Serie B è un orgoglio assoluto”, racconta. “Catanzaro è la realtà calcistica più importante della regione e portarla sempre più in alto è una responsabilità che sento mia, ogni giorno”. Parole che trovano eco nell’abbraccio dei tifosi: “Il loro affetto è straordinario, mi sento davvero apprezzato. Qui si vive bene e quando le cose funzionano in campo, funzionano anche fuori”.

Uno sguardo, poi, alla maglia azzurra. La prima chiamata in Nazionale Under 21 resta un ricordo indelebile: “È stata un’emozione fortissima. Spero un giorno di esordire, ma adesso la mia priorità è il Catanzaro”. Senza fretta, ma con ambizione: “Il sogno è arrivare in Serie A. Voglio dare tutto me stesso, crescere passo dopo passo e non avere rimpianti”.

A cura di Carlo Mignolli

Redazione

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