“Ormai viviamo alla giornata, anzi, all’ora, in attesa di comunicazioni e disposizioni’. Tutti fermi, c’è il Coronavirus. Niente partite, e allenamenti a giorni alterni per chi vive nel cuore dell’emergenza. Un occhio al campo, vuoto, e l’altro ai comunicati ufficiali, in attesa di notizie. Che cambiano. In continuazione.
Nel pieno della ‘zona rossa’ c’è Este, piccolo centro in provincia di Padova la cui squadra milita nel girone C di Serie D.
“Mercoledi, finalmente, torneremo ad allenarci”, racconta a gianlucadimarzio.com l’allenatore Nicola Zanini, ex calciatore di Napoli, Atalanta e Sampdoria. Un piccolo sospiro di sollievo, piccolissimo, tra preoccupazione e incertezze: “Abbiamo ricevuto una prima autorizzazione dalle autorità competenti, ovviamente ci alleneremo a porte chiuse e con determinate restrizioni”.
In queste zone c’è poco da scherzare. L’Este si allena a Montegalda, nel vicentino, mentre le partite interne si giocano ad Este. Due centri colpiti dall’emergenza e particolarmente ‘attenzionati’. “Ho fatto stampare un decalogo delle regole da rispettare alle quali dobbiamo attenerci tutti”, prosegue Zanini, “cambieremo le nostre abitudini, le riunioni tecniche non si faranno più negli spogliatoi ma all’aperto. Nei limiti del possibile eviteremo gli spazi chiusi, niente soste o chiacchierate nelle sale massaggi, dovremo adattarci”.
Già saltata la gara con il Mestre di domenica scorsa, mentre i calciatori stavano per allacciare gli scarpini: “Eravamo sicuri di giocare quando è arrivata la comunicazione”.
E mentre parliamo con Zanini, giunge anche la notizia del rinvio delle prossime due partite contro Villafranca e Union Feltre: “Ecco, non si gioca! Inutile nascondere che è una situazione difficile, non sappiamo quando torneremo in campo e come faremo a recuperare tutte queste partite ma sono prima di tutto un uomo e capisco che al cospetto di questa emergenza il calcio passi in secondo piano”. A differenza della Serie A, in D l’ipotesi porte chiuse non è stata presa in considerazione.
Non ci sono defezioni, tutti i calciatori hanno dimostrato grande disponibilità: “Intanto, nel timore di non vederli, gli avevo assegnato dei compiti a casa. Abbiamo un gruppo whatsapp di squadra e il prof aveva inviato cinque sedute da fare, praticamente da martedì a sabato. Poi ogni sera ci saremmo aggiornati per fare il punto della situazione”.
Ma in questa situazione il gruppo si è compattato ulteriormente: “I ragazzi stanno mostrando grande maturità, è ovvio che ci sia preoccupazione tra noi che viviamo da queste parti ma la vita deve andare avanti”. Intanto, con la ripresa degli allenamenti, almeno per una giornata si tornerà a tirare calci al pallone. In attesa di notizie, speranze. Normalità.
Fabrizio Caianiello
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