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Napoli-Cagliari, Conte: “Lo dobbiamo ai nostri tifosi. Vincerà chi ha meritato di più”

Antonio Conte, allenatore Napoli

Le parole di Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia dell’ultima gara di campionato del Napoli contro il Cagliari.

L’ultimo atto, quello decisivo. Il Napoli si prepara alla gara più importante della stagione contro il Cagliari, quella che potrebbe regalare il secondo Scudetto in tre anni (il quarto nella storia del club).

In un Maradona sold out, la squadra di Antonio Conte è padrona del proprio destino visto il vantaggio di un punto in classifica contro l’Inter.

Attenzione però a sottovalutare il Cagliari che, dopo aver conquistato l’aritmetica salvezza con un turno d’anticipo battendo 3-0 il Venezia, ora vuole chiudere al 14ª in classifica.

Lo sa bene anche lo stesso Antonio Conte che conosce le insidie di questa partita.

Le parole di Antonio Conte in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Cagliari

Antonio Conte ha esordito: “Si trova sicuramente tanta voglia di scendere in campo. Veniamo da una stagione molto stressante, e questa potrebbe essere la partita che chiude una stagione in una nuova piazza. Sentiamo molto la responsabilità di regalare al Napoli e ai tifosi qualcosa di storico. Chi vincerà? Io parto dal presupposto che la mia esperienza dice che i campionati li vincono le squadre che hanno meritato di più. Qui giochiamo 38 partite, che, a differenza dei tornei brevi, non vedono importante il sorteggio o l’accoppiamento. Essendo più breve il percorso, può capitare che spunti qualcosa di diverso. In 38 partite, invece, si vede chi merita”

Sulla partita di domani: “Io non posso essere specialista in vittorie, lo sono anche in sconfitte. Nella mia carriera, quello che ho perso è tantissimo. Cerco di essere specialista nell’aiutare il mio club a fare di meglio. Se questo ci porta a vincere, questa è una grande soddisfazione. Non voglio che si dimentichi che ci siano, in una carriera, sia tante vittorie che sconfitte. C’è rammarico per non essere in panchina, perché dopo un campionato del genere vorresti essere di fianco ai tuoi ragazzi. Ho grande fiducia nel mio staff e nei tifosi”.

Napoli, Antonio Conte

Come si sente l’allenatore? “Umanamente è difficile. Quando si riesce a dormire magari stacco il pensiero, ma è inevitabile. È stata una settimana corta, ma intensa, piena di emozioni. La mente porta dappertutto, noi dobbiamo cercare di rimanere focalizzati, di preparare bene questa partita. È la partita più importante della stagione. Decide tutto, decide che tipo di stagione hai avuto”.

Sugli infortuni: “La situazione non è cambiata rispetto all’ultima gara. Come si affronta questa partita? Cambia poco, abbiamo sempre cercato di aggredire le partite. A volte ci riusciamo meglio, a volte meno facilmente. Domani c’è il Cagliari, una buona squadra. Noi dovremo fare la nostra partita, rispettando l’avversario al 100%. Serve tutto, nel proprio bagaglio personale”.

Domani sera sarà fondamentale il lavoro: “In fase difensiva sarà fondamentale essere uniti. Il lavoro ci ha portato qui oggi, a parlare di qualcosa di speciale. Bisognerà cercare di finire questo lavoro che abbiamo iniziato. La squadra sa molto bene che il lavoro va finito. La stagione è stata impegnativa, la prima cosa che ho detto in ritiro è stata che per me era la prima volta che ricevevo qualcosa prima di darlo. Per me il ricevere una stima incodizionata prima ancora di mettermi al lavoro è stata una spinta importante e, allo stesso tempo, una pressione importante. Senti di dover ripagare questa gente”.

Cosa dire ai tifosi? Conte è sicuro: “Dire qualcosa al tifoso napoletano mi risulta difficile. Anche durante l’anno spesso e volentieri ho detto che i calciatori possono cambiare, così come gli allenatori e i proprietari. Quello che non cambia, è la passione di questo popolo. È smisurata nei confronti del calcio, quindi non posso dirgli niente perché da loro abbiamo avuto tutto”.

Sugli arbitri: “Quello che avevo da dire l’ho detto. Quello che mi fa piacere è che qualche arbitro ha apprezzato quello che ho detto. Non dimentichiamo che i nostri arbitri sono i migliori. Con il VAR c’è da lavorare tanto. In molti si sono lamentati, ma quando ho parlato io c’è stato un eco maggiore. C’è sempre questa differenza di eco”.

Redazione

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