Ci sono giocatori e giocatori. Alcuni passano senza lasciare il segno. Altri magari lo fanno a sprazzi. E poi ci sono quelli che sono abituati a farlo. Abituati a essere riferimenti per compagni e tifosi. Per qualità, carisma, continuità. Conferme costanti su cui fondare un inizio o su cui costruire una ri-partenza. Una categoria ristretta. Una categoria in cui rientra Massimo Coda. E Cremona ha imparato a conoscerlo. D’altronde è bastato poco. 7 partite e altrettanti gol. Ruolo? Attaccante. La missione? Segnare. Come a Genova, Lecce, Benevento e in tutte le città che ha rappresentato. “Allenatore? Ma chi ci pensa?!? Io voglio continuare a giocare: almeno fino a 40 anni. Poi si vedrà”, aveva dichiarato a gianlucadimarzio.com. È stato di parola. E con la rete al Como ha superato Hubner e Dionisi nella classifica dei marcatori di Serie B. 118 i gol, per poco ancora: per la vetta ne mancano “solo” 17.
27 agosto 2023. La sessione estiva di calciomercato è vicina a chiudersi, arriva l’ufficialità: Massimo Coda arriva a Cremona. Diverse le squadre interessate all’attaccante, in ultimo la Samp di Andrea Pirlo, pronta a prendere l’uomo che nella stagione appena conclusa ha trascinato i cugini verso la promozione. Poi ecco l’affondo decisivo della Cremonese, mossa dalla volontà di tornare in quella Serie A appena lasciata. E si sa, il cammino verso degli obiettivi chiari deve essere costruito su basi solide. Certezze. Certezze come Massimo Coda. “Spesso mi mettono l’etichetta di ‘giocatore di B’ e ammetto che è brutta, ma sotto sotto è una cosa che mi piace. Perché la squadra che vuol vincere il campionato a inizio stagione si affida a me”.
Il rischio di ciò che diventa un’abitudine è darlo per scontata. È il descrivere come normale qualcosa che normale non lo è. Un rischio che si corre con Massimo Coda e il suo essere costante conferma in Serie B. Nei gol realizzati, nelle prestazioni offerte, nei campionati vinti: avere l’attaccante in squadra assume i tratti della sentenza. 22 gol nella prima stagione a Lecce, 20 nella seconda con la vittoria della Serie B. 10 nella scorsa al Genoa, con la seconda promozione consecutiva. Ora 7 gol in 7 partite con la Cremonese. La Serie B la conosce bene, è casa sua. Perché in fondo “sotto sotto mi piace”. E pensare che il punto di svolta della sua carriera lo si può trovare lontano dall’Italia. Più precisamente in Slovenia con il Gorica nel 2013. Poi una storia tutta italiana. Trascinare la Cremonese come obiettivo. Il record di gol in B come sogno. Hubner e Dionisi superati, poi chissà.
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