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I talenti della MLS: Chris Brady, la nuova stella di Chicago

In una lega cresciuta negli ultimi anni come la MLS, un punto è fondamentale: la valorizzazione dei giovani. Così la nazionale statunitense sta scalando posizioni nel ranking mondiale e tanti giocatori stanno sbarcando in Europa. Tra chi può ambire a quel salto c’è anche Chris Brady, portiere classe 2004 dei Chicago Fire, club in piena lotta per un posto nei play-off a tre giornate dalla fine della regular season. Remember the name.

Alla scoperta di Chris Brady, la nuova stella della MLS

 

19 anni compiuti a marzo, 190 centimetri per 77 chilogrammi. Brady è il nuovo che avanza. Un classe 2004 che guida la squadra come un leader, senza timore e con una personalità fuori dal comune.

 

 

Per lui i Fires sono più di una squadra. Nato e cresciuto a Chicago, Chris ha un legame profondo con quella maglia. Tutta la trafila dell’academy, sempre con i riflettori addosso. Il vero exploit arriva nell’estate del 2022, quando da titolarissimo guida la nazionale statunitense Under 20 a vincere la Concacaf: un torneo da assoluto protagonista, subendo appena due gol in sette partite e vincendo il premio di miglior portiere. Così, a novembre dello stesso anno, è arrivato l’esordio in prima squadra, nell’ultimo match di regular season: un assaggio di quello che si ripeterà nel campionato successivo, iniziato a marzo 2023. 

 

Si è preso la porta dei Fires e non l’ha più lasciata (infortuni a parte). 27 presenze e 8 clean sheet, l’ultimo arrivato domenica contro i New York Red Bulls. Il classe 2004 è tra i migliori cinque portieri della lega per parate fatte e adesso vuole portare la squadra ai playoff. 

 

 

Ma che tipo di portiere è? Grande atletismo e grandi riflessi, bravo tra i pali e nelle uscite in aria, ha ancora bisogno di spingersi oltre i propri limiti per imparare a giocare con la palla tra i piedi. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo concentrato al 100% sul lavoro. Si allena al massimo e prende tempo anche per imparare qualcosa dagli altri portieri: non solo tanto lavoro sul campo, anche fuori. Ma ciò che colpisce di lui è la maturità: un veterano con una carta di identità che segna 3 marzo 2004.

 

Dalle parti di Chicago sembrano aver trovato la formula magica per far nascere portieri di grande talento. Sì, perché prima di Brady è toccato anche a Gabriel Slonina, altro classe 2004 cresciuto nei Fires e passato al Chelsea nell’estate del 2022. “Gaga” e Brady sono cresciuti insieme, simboli di un’academy che regala gioielli su gioielli. 

 

 

Adesso Chris vuole solo conquistare i playoff con la sua Chicago. Il sogno nel cassetto è vestire la maglia a stelle e strisce in un Mondiale e la sensazione è che sia pronto a farlo. In Europa intanto qualcuno si sta accorgendo di lui: le qualità e la personalità non gli mancano, servirà come sempre il progetto giusto che gli permetta di crescere. Ma al momento Brady non vuole pensarci. La testa è solo sui suoi Fires.

Davide Masi

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