Interviste e Storie

Chi è Neil El Aynaoui, il primo acquisto della Roma di Gasperini

El Aynaoui, Lens (Imago)

Grinta e tecnica e per dominare il centrocampo, i consigli del padre tennista per diventare un campione: chi è Neil El Aynaoui

“Neil è un dono per un allenatore”. Albert Cartier, ex allenatore del Nancy, non ha dubbi sulle qualità di El Aynaoui. Il centrocampista del Lens èormai uno nuovo giocatore della Roma del Gasp in attesa solamente delle visite mediche e la firma ufficiale sul contratto.

“È indipendente. Ha margini di miglioramento, ma non c’è bisogno di ripetergli le cose 36 volte. Lui è uno che si assume le proprie responsabilità, ha sostenuto Cartier parlando del suo ex giocatore.

“Neil sa prendere le giuste decisioni nei momenti di maggiore pressione. Quando la situazione è tesa, quando c’è ritmo, lui fa sempre la scelta più opportuna. Non è mai in balia degli eventi, è lucido e sa come gestire le proprie emozioni”.

Reduce da 8 gol e 1 assist in 24 partite nella scorsa Ligue 1, il classe 2001 si è ormai affermato come uno dei gioiellini più ambiti del campionato francese. E proprio per queste ragioni, la Roma ha deciso di puntare su di lui.

Maturità tattica e intensità: le caratteristiche di El Aynaoui

Sul campo, El Aynaoui mette in mostra le doti di un centrocampista moderno, un vero e proprio box-to-box. La sua tecnica, abbinata a un’ottima visione di gioco, gli permette di dettare i tempi della gara ed è inoltre capace sia di recuperare palloni che di inserirsi in zona gol. Dinamicità e resistenza fisica lo rendono prezioso sia in fase difensiva che offensiva. Non è un caso che, nonostante la giovane età, abbia già dimostrato una maturità tattica notevole, unita a una grinta e a una determinazione che lo hanno messo in risalto agli occhi di diversi club.

El Aynaoui è un centrocampista completo, con una spiccata propensione al sacrificio e una leadership silenziosa che traspare in ogni partita. La sua capacità di leggere il gioco e di anticipare le mosse avversarie lo rende un elemento prezioso nel centrocampo del Lens. Un profilo che, dunque, si sposa molto bene con il calcio italiano, dove la tattica e l’intensità sono fondamentali. A maggior ragione per una squadra che ha come allenatore Gian Piero Gasperini.

Neil El Aynaoui (IMAGO)

Tenacia e disciplina: gli insegnamenti del padre come mantra

Ma la storia di Neil va oltre il calcio. Lo sport, è la costante. Il classe 2001, cresciuto a in Francia a Nancy, ha radici marocchine e un legame indissolubile con la sua famiglia. Suo padre, Younes El Aynaoui, è un ex tennista professionista che ha raggiunto come suo miglior piazzamento il 14° posto nel ranking ATP. Crescere con un padre atleta di quel calibro ha indubbiamente forgiato il carattere di Neil, insegnandogli la disciplina, il sacrificio e l’importanza del lavoro duro per raggiungere i propri obiettivi. Ed è un esempio che Neil porta con sé ogni giorno: “Mio padre non mi dà consigli tattici o tecnici, ma piuttosto si concentra sui dettagli che mi permettono di rimanere ai massimi livelli. Dallo stile di vita a tutte le piccole cose che mi fanno sentire bene fisicamente”, ha dichiarato in un’intervista concessa a lensois.com. Il calcio, per Neil, non è solo una professione, ma una passione profonda, coltivata fin da bambino.

“All’inizio abitavamo a Barcellona, ma lì i ragazzi vivono solo per il calcio. Era logico che si interessasse al mondo del pallone. Ho visto subito che quella era la sua vocazione, ha svelato papà Younès a L’Équipe. Nonostante i riflettori su di lui siano sempre più accesi, Neil rimane un ragazzo con i piedi per terra, concentrato sul miglioramento continuo. “È piuttosto riservato, non è il tipo a cui piace essere al centro dell’attenzione. In campo però ha carattere da vendere, sembra abbia due personalità diverse” ha ammesso suo padre. E anche chi ha avuto modo di lavorare con lui non lesina elogi. Franck Haise, l’allenatore che lo ha lanciato al Lens, ha spesso sottolineato la sua intelligenza calcistica e la sua capacità di adattamento. È un lavoratore instancabile dall’enorme potenziale. Sa ascoltare, imparare e mettersi al servizio della squadra. Neil ha la testa sulle spalle”. E proprio queste doti potrebbero portarlo verso la consacrazione definitiva. A brevissimo proprio in Italia, con la maglia della Roma.

Giacomo Camelia

Nato a Carate Brianza nel 2000, laureato in Scienze umanistiche per la comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Ho giocato a calcio per 11 anni, ora provo a raccontarlo. Amo il cinema e la musica, ma la mia passione più grande resta quella per il pallone: pensate che ho iniziato a strimpellare la chitarra perché volevo suonare l’inno della Champions League. A voi trarne le conclusioni…

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