Adrian Martinez, attaccante del Racing Club (imago)
Sei mesi di carcere, la fede in dio e il calcio come unica ancora di salvezza. La storia di Adrián Martínez
Scordatevi le storie di calciatori cresciuti nelle migliori giovanili del paese, o di quelli idolatrati da un intero quartiere, la carriera di Adrián Martínez non parte da niente di tutto ciò.
Cresciuto a Campana, un paesino vicino Buenos Aires, fino ai 20 anni, i migliori mestieri che Adrián Martínez potesse esporre erano quelli di muratore e spazzino.
Nel 2014 tre colpi di pistola ammazzano suo fratello. Adrián, mamma e papà finirono accusati di aver bruciato la casa dell’assassino. La pena? Sei mesi di carcere.
Solo tempo dopo si scoprì che in realtà, mentre qualcuno incendiva la casa dell’assassino di suo fratello, Adrián era in ospedale, a stringere la mano al fratello che se ne andava. In carcere ha visto gente morire. Da lì, è rinato.
Scarcerato, ritrova la fede: “Ho visto gente morire davanti a me, solo Dio mi ha tirato fuori e mi ha fatto capire che dovevo giocare a calcio“, dirà anni dopo a Enganche. Riparte dalla Primera C, poi Atlanta. E proprio con loro segna al River Plate. Dopo tre stagioni con i Bohemios, il suo viaggio prosegue in Paraguay: prima Sol de América poi Libertad e Cerro Porteño.
Nel 2022 conquista la Copa de Paraguay e quello diventa il trampolino per il Brasile. Un anno più tardi il ritorno in Argentina, all’Instituto de Córdoba, lo stesso club che ha lanciato Paulo Dybala. L’unica differenza? Adrián Martínez ci arriva alla soglia dei 31 anni.
Diciotto gol in quarantuno presenze attirano l’attenzione del Racing Club, del Boca e dell’Indipendiente. Nel 2024 firma per il Racing e in un anno vince Copa e Recopa Sudamericana. Tornare in periferia di Buenos Aires gli porta bene.
La sua stagione d’esordio quindi com’è andata? Una “Maravilla”: due trofei e 31 gol in cinquantuno presenze per un attaccante classe 1992. Serve aggiungere altro?
Dopo una stagione “normale” – per lui 20 gol in 42 partite – il Racing torna a volare. E lo fa grazie al suo bomber. Semifinale contro il Boca Juniors, una Bombonera gremita: Martínez stacca altissimo e di testa gela 57 mila anime. 1-0, Racing in finale contro l’Estudiantes.
Ora, la Clausura è a un passo. Da muratore a Campana a bomber implacabile: Adrián Martínez sta per firmare l’ennesima “Maravilla” di una vita che sembra un film.
A cura di Stefano Fantasia
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