“Ho avuto un inizio difficile, c’è stata molta pressione, ma io apprezzo questa pressione: certi giorni sembri un perdente, ma ci saranno giorni in cui sembrerai un vincente. Il tempo ci dirà di più”, sono le parole dell’ucraino Mykhaylo Mudryk, attaccante del Chelsea, pronunciate allo Zorya Londonsk durante il ritiro con la sua nazionale.
Lui è uno degli ultimi super acquisti del club di Todd Boehly, arrivato nel mese di gennaio per 70 milioni di euro più 30 di bonus che faranno arrivare i costi in tripla cifra per lui. Mudryk è stato, anche per via della sua valutazione nell’affare con lo Shakhtar Donetsk, il simbolo della nuova era che i Blues si apprestano a vivere, con tanti giovani interessanti. Ciò che ha fatto discutere, però, è la spesa totalizzata da Boehly solamente in questa stagione.
Ben 611 milioni di euro sono stati spesi tra mercato estivo e mercato invernale. Di questi, 324 milioni solo nel mercato di riparazione: alla faccia della “riparazione”. Eppure, nonostante questa ingente spesa, i nuovi acquisti non stanno trainando il Chelsea verso zone più felici della classifica in Premier League, anche se sono riusciti a raggiungere i quarti di finale di Champions League contro il Real Madrid avendo superato il Borussia Dortmund agli ottavi. Come stanno andando i nuovi volti Blues in questa stagione?
Nello scorso mese di gennaio sono arrivati David Datro Fofana, Noni Madueke, Benoit Badiashile, Mykhaylo Mudryk, Enzo Fernandez e in prestito Joao Felix a rinforzare la squadra. Blues che, però, occupano ancora la decima posizione di classifica a quota 38 punti, a ben undici lunghezze dalla zona Champions League. Tra tutti questi nomi, di fatti, solo gli ultimi due sono riusciti a dare un apporto minimo al team in meriti di numer: 7 presenze per entrambi, 2 gol per il portoghese, 2 assist dell’argentino campione del mondo, dal trasferimento record.
Perfino Mudryk, un giocatore che Roberto De Zerbi ai tempi dello Shakhtar promosse come un “possibile futuro Pallone d’Oro”, ha faticato davvero tanto in questo avvio: solo un assist per lui fino a questo momento. Per non parlare, poi, di Datro Fofana e Madueke (che hanno giocato solo 60′ e 182′ rispettivamente) che sono venuti a costare 47 milioni di euro in due.
Il quadro, poi, si aggrava se studiamo anche il rendimento di chi è arrivato a rinforzare la rosa già in estate. Emblema del “chi troppo vuole nulla stringe” del nuovo Chelsea boehlyano è in assoluto Wesley Fofana, un promettentissimo difensore di 21 anni ivoriano, pagato più di 80 milioni al Leicester City all’inizio della stagione e che è sceso in campo solamente 12 volte (tra l’altro segnando 2 reti). Sul suo conto, pesano due infortuni pesanti che, nel complesso, lo hanno tenuto lontano dal campo per ben 20 partite in tutto: insomma, va bene la sfortuna, ma anche questo pesa nel bilancio sportivo. Meglio per due giocatori esperti come l’ex Napoli Kalidou Koulibaly e l’ex Liverpool e City Raheem Sterling, ma da soli non sono riusciti a trainare un’intera squadra.
“I soldi non fanno la felicità” e il Chelsea sembra esserne l’ultimo esempio nel mondo del calcio, dopo ad esempio PSG e Manchester City che hanno speso tantissimo nell’ultimo decennio arrivando solo a un passo dall’agognatissima Champions League, però mai vinta. I soldi spesi avvieranno un ciclo vincente in futuro o si riveleranno cattivi investimenti? Come ha detto Mudryk, “il tempo ci dirà di più”.
Questi tutti gli acquisti del Chelsea che, quest’anno, hanno comportato una spesa. Il loro costo di mercato è parziale, siccome potrebbero esser rispettati i pagamenti di vari bonus per vari giocatori legati alle loro prestazioni al termine di questa stagione. Il totale di spesa parziale è di 611 milioni di euro circa.
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