Sono passati tre anni dalla tragedia della Chapecoense. Era il 28 novembre 2016 quando l'aereo su cui viaggiava la squadra brasiliana si schiantò in Colombia: 71 morti, di cui 19 giocatori. Solo tre riuscirono a sopravvivere, diventando simbolo di rinascita per il club. Il primo, Allan Ruschel, non rimase gravemente ferito ed è riuscito a tornare in campo: negli ultimi sei mesi ha vestito in prestito la maglia del Golas in Brasile. Il secondo, Helio Neto, fu salvato in extremis. Ha superato tanti ostacoli, ma pian piano sta lavorando per tornare in campo. Il secondo portiere Jakson Follman ha invece subito l'amputazione di una gamba, dovendo dire addio alla carriera di calciatore.
Follman ha provato a raggiungere il sogno Paralimpiadi 2020 a Tokyo nella squadra di pallanuoto. Al momento, si è dedicato al canto partecipando a un contest musicale in onda sulla tv brasiliana "Popstar". Riuscendo anche a vincere. Queste le sue parole dopo il trionfo riportate da Mundo Deportivo: “Voglio parlare con la mia famiglia e decidere cosa fare. La vita del musicista è facile ".
L'ex portiere è di recente diventato papà, dopo il disastro aereo che ha visto morire gran parte dei suoi compagni sta provando a ripartire. Non in campo, ma sul palco. Inseguendo la passione del canto.
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