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2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Rasmus Hojlund (IMAGO)

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top 11

Natale è ormai arrivato e tra pochi giorni il 2025 ci saluterà. Come sempre, in questo periodo dell’anno è tempo di bilanci, che tanto affascinano e fanno discutere.

E chi non ha mai fatto il gioco delle top 11? Tra le formazioni immaginarie che vi proponiamo tra una fetta di panettone e una di pandoro c’è anche quella che prova a mettere in campo insieme tutti i migliori acquisti delle squadre di Serie A nel 2025.

Le scelte sono inevitabilmente difficili e comportano anche esclusioni eccellenti, ma anche questo è il bello del gioco. Consideriamo soprattutto il rendimento dei calciatori acquistati, anche se per qualcuno un posto è quasi di diritto per ciò che hanno dimostrato in carriera.

Escludiamo solo i giocatori presi in prestito secco, destinati quindi a fare ritorno al club d’appartenenza (Palestra, per fare un esempio su tutti). Partiamo quindi con la costruzione della nostra squadra, modulo 4-3-1-2. Ecco chi abbiamo scelto.

Top 11 acquisti: il reparto difensivo

Quella per la porta è forse l’unica scelta facile, semplicemente per il fatto che solo due squadre tra le 17 rimaste dalla scorsa stagione hanno cambiato il portiere titolare: Napoli e Torino. Quindi non può che esserci Milinkovic-Savic nei panni del numero 1, passato proprio dai granata agli azzurri in estate e che, dopo un’iniziale alternanza, ha preso il posto dell’infortunato Meret senza farlo rimpiangere. Il serbo ha già parato due rigori e ha tenuto la porta inviolata in 7 occasioni, facendo capire perché il Napoli ha deciso di spendere 15 milioni più 6 di riscatto per averlo.

Arriviamo alla linea difensiva, partendo da destra, dove schieriamo Rafik Belghali del Verona. Nome più a sorpresa di questa top 11, arrivato per soli 2 milioni dal Mechelen e che sta impressionando a suon di prestazioni, con anche due reti fin qui. Passiamo al centro della difesa, trovando un nome molto più prevedibile, quello di Manuel Akanji. Una Champions League col Manchester City non si vince per caso e anche all’Inter lo svizzero sta dando prova del suo valore, prendendo senza problemi il posto di Pavard nella difesa di Chivu. A fare coppia con lui mettiamo Leo Ostigard, tornato al Genoa dal Rennes e che a 26 anni ha forse raggiunto il momento della completa maturazione. Lo scegliamo non solo per essere un pilastro della difesa rossoblù, ma anche per il contributo che sa dare in zona gol: trovate un altro centrale capace di segnarne tre consecutivi. Il reparto lo completa Wesley, che può essere impiegato tranquillamente anche a sinistra, come ha fatto alla Roma dopo l’infortunio di Angeliño. Ai giallorossi è costato 25 milioni più bonus il suo arrivo dal Flamengo, ma a 22 è già presente e futuro della squadra di Gasperini.

Modric (IMAGO)

Il centrocampo e l’attacco

A centrocampo non ce la siamo sentita di fare scelte diverse dal trio composto da De Bruyne, Modric e Rabiot. Il primo a Napoli finora ha fatto vedere solo sprazzi del suo talento e l’infortunio muscolare accusato dopo la rete su rigore contro l’Inter lo terrà fuori almeno fino a febbraio. Ma nonostante tutto non può non essere presente in questa formazione, sia per il contributo in termini di gol e assist che ha dato alla squadra di Conte quando ha giocato e poi per l’impatto mediatico del suo arrivo in Serie A dopo anni da fenomeno al City. Con i due giocatori del Milan, invece, siamo meno in difficoltà. Modric ha già preso in mano la squadra e anche a 40 anni continua a essere una presenza fissa, senza saltare mai una partita. Rabiot è stata una grande opportunità di mercato, che i rossoneri sono stati bravi a cogliere per regalare a Massimiliano Allegri un insostituibile del suo secondo ciclo alla Juventus. A Milano la musica non è cambiata, ci si poteva aspettare qualche gol in più forse, ma il suo peso è indiscutibile e alcuni problemi fisici non lo hanno aiutato.

Proseguiamo passando al reparto offensivo, che immaginiamo con un giocatore di raccordo dietro a due punte pure. In questa posizione scegliamo Nicolò Zaniolo, che in realtà all’Udinese sta diventando sempre più centravanti, ma che conserva comunque le qualità da numero 10. Con Runjiac si sta rilanciando dopo stagioni difficili, con 5 gol in questa prima parte di stagione. Davanti non può non esserci Rasmus Hojlund, che di gol ne ha segnati 7 col Napoli tra tutte le competizioni. Anche lui ha saltato qualche gara per infortunio, ma non ha fatto mancare il suo apporto quando è stato in campo. A fare coppia con lui ci mettiamo un altro giocatore esperto e di fama internazionale come Jamie Vardy, colpo da sogno del mercato estivo della Cremonese. A 38 anni ha scelto il nostro campionato per la prima esperienza lontano dall’Inghilterra, ma non ha risentito di questo cambiamento. Con 4 gol è uno degli uomini simbolo della squadra di Nicola, oltre ad attaccante di questa squadra di neo arrivati.

TOP 11: Milinkovic-Savic; Belghali, Akanji, Ostigard,Wesley; De Bruyne, Modric, Rabiot; Zaniolo; Hojlund, Vardy.

 

Simone Solenghi

Nato nel 2003 e cresciuto a Piacenza, da sempre vivo a San Nicolò, il paese degli Inzaghi. Mi accomuna a loro la passione per il calcio, nata dalla prima volta in cui andai allo stadio con mio nonno. Con la palla non ho la stessa qualità, quindi ho preferito passare dal campo alla tastiera. Dalle telecronache delle mie partite alla playstation sono così passato ai primi articoli su Serie C e D. Il racconto dello sport mi affascina da sempre, ora sogno di farne il mio lavoro.

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