La fine di un'era. L'Amburgo perderà un pezzo della sua storia: l'orologio del Volksparkstadion sarà infatti smantellato. Ad annunciarlo è stato lo stesso amministratore delegato del club tedesco Bernd Hoffmann in un'intervista alla Bild: "Il club vuole aprirsi al futuro. La presenza di una testimonianza così ingombrante del nostro passato non sarebbe d’aiuto per noi e per i tifosi". Una decisione drastica, che ha lasciato di stucco i tanti tifosi dell'Amburgo.
Quuello del Volsparkstadion, infatti, non era un orologio come tutti gli altri. Ma contava gli anni, i mesi, i giorni, le ore, i minuti e i secondi esatti di permanenza in Bundesliga della squadra dei "dinosauri". Un tempo scandito per ben 54 anni: dal 1963, anno di fondazione della Bundesliga, fino al 2018. Già, perché proprio nel maggio dello scorso anno l'Amburgo per la prima volta nella sua storia è retrocesso in Zweite Liga, seconda serie del campionato tedesco. Scatenando l'ira dei suoi tifosi, che non avevano alcuna intenzione di accettare il triste epilogo.
Da quel momento, l'orologio si è fermato. Cinquantaquattro anni dopo. E gli sforzi in questa stagione della squadra di Wolf non sono bastati, il club infatti non è riuscito a guadagnare la promozione. L'unico club di Bundesliga mai retrocesso ha visto svanire il suo record lo scorso anno. Adesso, l'orologio diventerà solo un ricordo. Al Volsparkstadion mancherà un pezzo di storia.
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