Gianluigi Buffon (imago)
Le parole del capo delegazione della Nazionale italiana ai microfoni di Radio Anch’io
Il capo delegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon, è tornato a parlare ai microfoni di Radio Anch’io.
L’ex portiere azzurro ha toccato molti temi partendo proprio dall’Italia e dal campionato italiano, con uno sguardo sui giovani talenti che stanno emergendo.
Buffon ha poi parlato della possibilità di una finestra per la preparazione dei play-off e della decisione di giocare Milan-Como a Perth.
Di seguito ecco tutte le parole di Gianluigi Buffon.
L’ex capitano della Nazionale ha iniziato parlando dei portieri del nostro campionato e della Nazionale: “Da un paio di anni il livello dei portieri del campionato italiano è altissimo, da migliori campionati al mondo. Significa che la scuola italiana degli allenatori dei portieri è ancora di riferimento. Chiunque viene qua riesce sempre a performare in modo egregio. Secondo me individualmente siamo una Nazionale molto forte. Se prendiamo singolarmente 6/7 undicesimi sono dei giocatori di grande livello. La difficoltà in questo momento è trovare un equilibrio nella squadra affinché i singoli si sentano a proprio agio e riescano a performare al 100%. Pio Esposito? Mi ha impressionato e mi piace la sua testa, l’attitudine al lavoro e la determinazione nel voler migliorare. Non è facile trovare queste qualità in un ragazzo della sua età. Per caratteristiche lo paragono a Luca Toni”.
Buffon ha poi parlato della possibilità di uno stage in vista dei playoff e del match tra Milan e Como in Australia: “Con questo calendario è complicato, ma non perché non ci sia la predisposizione da parte delle società. Essendoci un calendario così intenso non ci sono finestre per un buco di 2-3 giorni per poterci ritrovare. Per un piccolo stage abbiamo trovato un abbraccio sincero da parte delle società e possibilmente qualcosa riusciremo a fare. Questo ci fa piacere perché vuol dire che alla fine tutti sentono questo impegno che andremo ad affrontare. Milan-Como a Perth? Il mondo va avanti e dietro ci sono degli interessi non di poco conto per delle scelte simili. Non sta a me dire se è stata vincente o meno, lo dirà il tempo”.
Ha poi proseguito parlando del proprio record di presenze e della possibilità di Donnarumma di raggiungerlo: “Lui più di 175 presenze non potrà farle (ride, ndr). Nella mia vita non ho mai provato invidia per gli altri. Questo mi fa stare sereno e mi fa vivere bene le relazioni con gli altri, riesco ad ammirare gli sportivi che fanno grandi cose“. Buffon è poi tornato a parlare della Juventus di Spalletti: “Spalletti è l’allenatore giusto per la Juventus. Mi dispiace che Luciano non abbia avuto l’opportunità di iniziare con il suo progetto sin dal ritiro perché lui potrebbe indirizzare e influire anche sul mercato.”
Infine ha concluso parlando di suo figlio Louis: “Se prima aveva lo 0,5% adesso ha lo 0,7% di diventare calciatore (ride, ndr). Avendo fatto quel percorso, so quanto sia difficile affermarsi, a volte ci si illude. Non so se questo è il caso di mio figlio, ma proprio perché è mio figlio voglio metterlo di fronte alla realtà. Quello che sta facendo è un bel percorso, ma non significa nulla”.
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