Parola d’ordine: integrarsi. De Zerbi lo sa bene e per sviluppare le sue idee ha bisogno del gruppo. E’ arrivato al Brighton da poche settimane, in una squadra che gioca un bel calcio propositivo grazie all’identità firmata Potter. Un vantaggio sicuramente per l’allenatore italiano che ha trovato un ambiente molto nelle sue corde e in cui può sviluppare le sue idee di gioco.
Tattica, tecnica ed anche divertimento: tre ingredienti che fanno la differenza durante la settimana, per prepararsi al meglio agli impegni e che impegni. Il Brighton giocherà il 1 ottobre contro il Liverpool ad Anfield e dopo sette giorni in casa contro il Tottenham, dove incontrerà Conte e magari potrà scambiarci due parole in italiano. De Zerbi si sta già prendendo la squadra e lo sta facendo in prima persona: al centro del torello a rincorrere il pallone.
Sempre con il suo stile pacato a dare indicazioni: “Un tocco, non due”. Poi l’intensità e la tecnica di base, che contraddistinguono le partite della Premier. Ritmo più alto dato anche da passaggi netti e precisi, come vuole l’allenatore: “Voglio sentire la musica del pallone”. Riuscirà a divertirsi anche la domenica? Questo sarà il campo a dircelo.
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