Il playout di Serie B tra Brescia e Cosenza è balzato agli onori della cronaca non per il risultato (che ha visto i calabresi salvarsi sul campo grazie al gol di Meroni al 95º minuto), bensì per la sospensione del match a causa del lancio di fumogeni e l’invasione di campo da parte dei tifosi di casa.
I minuti finali al Rigamonti sono stati all’insegna del caos. Lancio di fumogeni in campo, invasione di alcuni tifosi bresciani e la sicurezza di giocatori e famiglie messa a repentaglio, tanto che l’arbitro (di comune accordo con i responsabili della sicurezza) ha deciso di non far riprendere il match.
I disordini, tuttavia, sono proseguiti anche fuori dallo stadio, con l’auto del difensore bresciano Huard andata in fiamme a causa dei petardi e dei fumogeni. Un fatto di cronaca che torna a dieci anni di distanza dal grave episodio di Lecce.
Facendo un salto nel passato, bisogna tornare indietro al 13 giugno 2013, durante il playoff di Serie C tra Lecce e Carpi. I pugliesi non riuscirono a centrare la promozione e il risultato ha scatenato la rabbia dei tifosi che sono entrati in campo al Via del Mare, provocando ingenti danni, tra cui un auto della Polizia incendiata. L’episodio venne punito con quattro partite a porte chiuse e un’immensa al Lecce di 15.000 euro
Risalendo a fatti più recenti, il derby tra Crotone e Cosenza dello scorso anno ha riservato tanti gol sul campo, ma anche lo spiacevole epilogo con la sospensione della gara a cinque minuti dal triplice fischio. Di fatto, hanno iniziato a piovere fumogeni sul campo dell’Ezio Scida, con il difensore Golemic che ha sgomberato il campo per far proseguire la sfida verso la fine. In seguito, l’ammenda per il Crotone è stata di 10.000 euro.
L’ultimo in ordine di tempo prima di Brescia-Cosenza è il match tra Sampdoria e Spezia, poco più di un mese fa. Durante quella sfida, i tifosi della blucerchiati (che non avevano ancora certezze sul futuro del club, ormai prossimo alla retrocessione poi giunta nelle settimane successive) hanno dato il via una vera e propria contestazione contro Ferrero m, lanciando in campo dei fumogeni. “Liberate l’Unione Calcio Sampdoria” è stato lo striscione esposto, con il match ripreso dopo una sospensione di sei minuti. L’episodio, infine, è stato punito con 8.000 euro di multa alla società blucerchiata.
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