L'allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano (Imago)
Le parole di Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, a pochi minuti dal calcio d’inizio della sfida contro il Salisburgo
Un momento magico per il Bologna, che non perde da due mesi e ha anche vinto le ultime due partite di campionato. I rossoblù devono però rincorrere in Europa League, dove in League Phase hanno iniziato con 5 punti in 4 partite. Gli emiliani ospitano oggi il Salisburgo per prendersi le posizioni alte della classifica, oltre che per dare continuità al buon momento di forma recente. A pochi minuti dal match, l’allenatore del club Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
L’allenatore rossoblù ha esordito parlando delle rotazioni nelle formazioni: “Il lavoro più difficile per un allenatore è di trasferire il proprio pensiero a tutti, anche se è obbligato a farlo recepire a tutti. Chiaramente nell’arco di una stagione ci sono tanti allenamenti e tante partite: c’è chi merita qualche minuto in più, qualche maglia da titolare in più. Però con tutte queste partite si fa fatica a recuperare al 100%, il rischio di infortuni è elevatissimo. Non si riesce mai a capire, queste rotazioni se continuano a pagare cerchiamo di continuare a farle. Quando un ingranaggio inizierà a incepparsi, dovremo trovare una soluzione: come le trovi in campo devi trovarle anche nella gestione“.
Per la sfida contro il Salisburgo, la scelta sugli esterni è ricaduta su Orsolini e Bernardeschi: “L’anno scorso avevamo utilizzato spesso Ndoye sul piede forte, per la sua velocità: Bernardeschi lo ha fatto spesso alla Juve e negli anni in Canada, è bravo a lavorare anche sul binario. Sta bene, vediamo se riesce a sfruttare l’entusiasmo e la grande gioia del gol di Udine. Sono convinto di sì, ha voglia di essere importante, anche in una mattonella diversa da quella dove ha giocato ultimamente“.
L’intervista a Vincenzo Italiano si è conclusa con un commento sull’avversario: “Il Salisburgo è una squadra giovane, ha entusiasmo, sono primi in classifica nel loro campionato. Abbiamo cercato di vedere qualche punto debole e cercare di sfruttare questa grande densità nella loro metà campo. Dobbiamo essere veloci a ribaltare l’azione e trovare gli esterni velocemente. Dobbiamo cercare di non farli prendere entusiasmo, e cercare di sfruttare la consapevolezza che abbiamo”.
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