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Betis, Joaquin: “Io firmo, poi il club decida i termini. Rigori? Ho pensato al Mondiale 2002”

A distanza di 17 anni dall’ultima volta, il Betis Siviglia è tornato a vincere la Copa del Rey. Los verdiblancos hanno vinto ai rigori contro il Valencia e ad alzare il trofeo è stato Joaquin, che era in campo nel 2005 nella finale contro l’Osasuna. 

 

Le parole di Joquin dopo la vittoria della Copa del Rey

  “Sono stati giorni molto lunghi, con tante emozioni e tante lacrime di gioia. Il rigore di Miranda si ripete più e più volte nella mia testa. Alzare la Coppa al cielo di Siviglia davanti a tutti i beticos passa alla storia. Avevamo tutti in mente che la Coppa non poteva sfuggirci. Era il nostro momento. Era quello che avevamo in mente, che doveva essere nostra, qualunque cosa accadesse”, così Joaquin al canale ufficiale del club andaluso. 

 

 

L’ex Fiorentina si è poi soffermato sul rigore tirato contro il Valencia, quando si è ricordato dell’errore nella serie contro la Corea del Sud nei quarti di finale del Mondiale 2022: “Mentirei se dicessi che non mi è passato per la testa il momento del rigore in Corea. È vero che in quel Mondiale ho tirato il quinto. Ero convinto che l’avrei segnato, ma i momenti brutti ti passano sempre per la mente. Sono momenti per armarsi di professionalità e coraggio. Ho detto “la metto dentro, punto”, ma è vero che ti fa un po’ paura. Quando Pellegrini mi ha detto che avrei tirato il secondo, la prima cosa che ho pensato è stata di fare il cucchiaio, ma visto che il portiere del Valencia aveva parato molto, ho scelto di angolarlo”.

 

 

Sul rinnovo di contratto per un’altra stagione e sul rapporto con El Ingeniero Manuel Pellegrini: “Non so cosa stiano preparando, ma non ci vorrà molto a negoziare: io metto la firma, e loro mettano ciò che vogliono. Quando ho deciso di continuare per un altro anno, la prima persona con cui ho parlato è stata Pellegrini per sapere la sua opinione. Mi ha detto che per lui sarei stato un apporto importante e che le sue porte erano aperte: mi ha reso enormemente felice”. Il classe 1981 ha poi scherzato sulla tuta indossata dal proprio allenatore, ormai diventata un portafortuna: “Il giorno in cui se la toglie, la tuta andrà in lavatrice da sola”.

Redazione

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