Bartosz Bereszynski si racconta a Gianlucadimarzio.com tra il presente a Palermo e il suo passato
L’estate da svincolato, la chiamata giusta soltanto a settembre inoltrato e la forza di imporsi subito come uno dei leader dello spogliatoio. È il riassunto degli ultimi mesi di Bartosz Bereszynski, oggi in forza al Palermo e reduce dall’esordio da titolare contro il Pescara, in una giornata speciale per il club rosanero visto il 125° anniversario della fondazione del club.
“Non potevo immaginare debutto più bello – racconta Bereszynski a Gianlucadimarzio.com – Entrare in campo per la prima volta da titolare con questa maglia in un giorno così importante è stato emozionante. Quando senti lo stadio pieno, vedi i colori rosanero ovunque e percepisci quanto la città ami la sua squadra, capisci subito che qui il calcio è qualcosa che va oltre i novanta minuti. Vincere in una giornata così storica ha dato un valore speciale a tutto: è stato come un piccolo segno del destino”.
Quel destino che lo ha portato a Palermo dopo un’estate da svincolato. Senza squadra dopo la conclusione dell’avventura alla Sampdoria, ma con la voglia di mettersi in gioco: “Non è semplice per un calciatore vivere un’estate da svincolato – aggiunge Bereszynski – Mi sono allenato da solo, mantenendo la fiducia, ma dentro senti sempre quella fiamma che aspetta di riaccendersi”. E quella fiamma si è riaccesa alla chiamata del Palermo: “Ho avuto subito ottime sensazioni: una società top con il City Football Group, un progetto ambizioso, una piazza calda. Non ci ho pensato due volte, ho detto sì con entusiasmo perché sentivo che poteva essere una nuova e bellissima avventura”.
Il 20 settembre l’ufficialità, dieci giorni dopo l’esordio contro il Venezia. Un mese dopo sono cinque le presenze collezionate da Bereszynski, definito da Inzaghi uno dei capitani della squadra. “Le sue parole mi hanno fatto molto piacere – aggiunge il polacco – Il mister trasmette passione ogni giorno, pretende tanto, ma dà ancora di più in termini di motivazione. Ci rispettiamo molto: io cerco di mettere la mia esperienza al servizio del gruppo, di essere un punto di riferimento dentro e fuori dal campo. In questo Palermo tutti siamo chiamati a dare qualcosa in più per il collettivo, e se la mia duttilità può essere un’arma in più, ne sono felice”.
Bereszynski è un uomo di mare. In Italia – eccezion fatta per Empoli – ha vissuto sempre sulla costa: Genova, Napoli e Palermo. “Il mare è sempre stata una costante della mia vita – spiega – Palermo mi ha colpito subito per la sua energia, la sua luce e la cordialità delle persone. Con la mia famiglia ci siamo trovati benissimo da subito. Il mare lo vedi e lo senti, ma è la gente che ti fa sentire a casa”.
E a pochi passi dal mare, a Recco, Bereszynski ha aperto tre anni fa un ristorante, insieme al connazionale ed ex compagno di squadra Karol Linetty. “È nata da una passione comune: ci piaceva l’idea di creare un luogo dove condividere buon cibo e convivialità, due cose che nel calcio contano molto anche fuori dal campo”. Dalla cucina genovese a quella palermitana: “La cucina palermitana l’ho già provata e mi ha conquistato: è una festa di sapori, tradizione e carattere. Se dovessi paragonare il Palermo a un piatto, direi la pasta con i ricci di mare: ricca, autentica, speciale. Proprio come questa squadra”.
Il Palermo sogna la Serie A e Bereszynski ha già vissuto in prima persona grandi sogni diventati realtà, come lo scudetto del Napoli. Stagione 2022-2023, il polacco arriva in Campania a gennaio e vive la grande festa: “L’anno dello scudetto è stato irripetibile – ricorda – Napoli è una città che vive di calcio e vincere lì significa entrare nella storia. Mi porto dentro il ricordo della felicità collettiva, della gente per strada, della consapevolezza di aver fatto qualcosa di grande”. In panchina c’era Luciano Spalletti, che oggi siede su quella della Juventus: “Non mi sorprende vederlo alla Juventus: è un allenatore di altissimo livello, capace di dare identità e intensità a ogni squadra. Ovunque va, lascia il segno”.
Un segno che Bereszynski vuole lasciare anche a Palermo. Ci sono due grandi obiettivi: la Serie A in rosanero, ma anche la possibilità di tornare in Nazionale per conquistare i Mondiali. “Sono obiettivi importanti ma realistici. So che tutto passa dal lavoro quotidiano. Qui a Palermo voglio dare il massimo per aiutare la squadra a raggiungere il suo sogno, questa città lo merita – conclude – E ovviamente tornare in Nazionale sarebbe un grande orgoglio, è sempre il sogno di ogni calciatore, e finché avrò energie e motivazioni continuerò a inseguirlo”. Un bagaglio già ricco di esperienze, ma con la voglia di riempirlo ancora.
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