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Benevento-Pisa, è solo 0-0: fra i tifosi cresce lo scetticismo su Cannavaro

Non c’è pace per Benevento, che non riesce a portare a casa punti contro un Pisa organizzato che, anzi, sfiora molto più consistentemente la vittoria. Ma Benevento-Pisa non è una gara davvero ricca di emozioni provenienti dal campo, sono stati pochi i sussulti.

 

 

La carica elettrica di questa partita arriva dalla panchina campana, dove da quattro giornate siede Fabio Cannavaro alla sua prima esperienza da allenatore in Italia. Dagli spalti c’è scetticismo nei suoi confronti: Non è pronto per allenare qui in Italia; “È stato un giocatore formidabile, ma come allenatore davvero poco. Queste le voci che provengono dalle tribune sull’ex Pallone d’Oro, che dopo l’ultimo match aveva anche rassegnato le dimissioni (respinte dal presidente Vigorito). Il problema, però, è più radicato: facile dare la colpa all’allenatore, in panca solo da quattro partite, ma anche i calciatori in campo non incidono. Davvero si può pensare che le colpe siano da attribuire solo a Cannavaro?

Lato Pisa, arriva invece una prestazione sottotono ma anche il sesto risultato utile consecutivo, il quinto in cinque partite totali dal ritorno di Luca D’Angelo, che non si lascia scavalcare dai sanniti. Allo Stadio Ciro Vigorito è semplice 0-0.

 

 

Il racconto della partita

Primi 10 minuti più Pisa, sia in campo che sugli spalti. Il coro più alto dai tifosi del Benevento rispecchia il momento che sta vivendo la piazza: Noi vogliamo gente che lotta. Dopo l’occasione di inizio gara sui piedi di Farias, il Benevento risponde ai cori dei suoi tifosi con una bell’azione sviluppata dalla sinistra: rasoterra a cambiare il gioco da Letizia che, da solo, mette un pallone teso al centro, che Livieri intercetta bene. Il coro sembra aver spronato, perché il Benevento sembra in crescita.

Il primo segnale di ripresa del Pisa arriva al 28′ quando, dopo una bella discesa in contropiede della squadra di D’Angelo, Calabresi mette un bel cross in mezzo dalla destra per la testa di Touré, che non riesce a battere un attento Paleari. Ci ha riprovato anche Sibilli appena 60 secondi dopo, sullo scavetto verticale di un compagno, a battere il portiere giallorosso, senza riuscire a colpire bene il pallone.

 

 

Benevento che, tutto sommato, riesce a chiudere il primo tempo mantenendo l’iniziativa, pur tentando molto (forse troppo) spesso la giocata dalla destra con i cross del capitano Letizia al centro. Al 42′ incredibile come La Gumina, da uno questi palloni (rasoterra) non abbia deciso di calciare di prima intenzione contro Livieri: perde l’attimo giusto e non riesce più a tirare per cercare l’1-0. La prima frazione si chiude senza reti.

Il secondo tempo si apre col botto: sì, quello della traversa presa da Beruatto. Dagli sviluppi di calcio d’angolo, bellissimo tiro di sinistro, di controbalzo, del terzino nerazzurro, che però non entra in porta. Ritmi che si abbassano progressivamente, da una parte e dall’altra, sono davvero poche le occasioni da rete della gara. Giusto Beruatto, ancora, spaventa Paleari dalla distanza al 69′ con una conclusione che finisce poco alta sulla traversa da lui già colpita.

Poi, il silenzio. Neanche uno spauracchio contro le difese. Il match finisce nella stanchezza generale dei giocatori, sotto un’afa non caratteristica di fine ottobre e con un risultato che non accontenta né l’una né l’altra squadra in classifica, ma in campo sembra di sì. Benevento-Pisa racconta poche, ma significative cose: le due squadre devono assolutamente cambiare passo, dato che sembravano destinate ad altre zone della Serie B ai nastri di partenza, ma non stanno rispettando le aspettative iniziali.

Benevento-Pisa 0-0: tabellino e marcatori

BENEVENTO (3-4-3): Paleari; Leverbe, Capellini, Pastina; Letizia, Karic, Schiattarella, Foulon (dal 73′ Masciangelo); Improta (dal 68′ Koutsoupias), La Gumina (dal 68′ Forte), Farias. Allenatore: Fabio Cannavaro.
A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Thiam Pape, Agnello, Basit, Perlingieri, Veltri, Aronica, Sanogo.

PISA (4-3-1-2): Livieri; Calabresi (dal 73′ Esteves), Rus, Hermannsson, Beruatto; Touré, Nagy, Marin (dal 58′ Ionita), Morutan (dal 73′ Masucci); Sibilli (dal 58′ Tramoni), Gliozzi (dal 64′ Torregrossa). Allenatore: Luca D’Angelo.
A disposizione: Andrade, Canestrelli, Jureskin, Mastinu, De Vitis, Barba, Cissé.

Lorenzo Gentile

Classe 1996, nato a Napoli con il desiderio di girare il mondo, stadio dopo stadio, cresciuto con il sogno di commentare le partite più strane, più ricche e magari anche quelle più grandi. Oltre alla telecronaca, adoro il mondo segreto e misterioso del calciomercato. Lascerei il giornalismo solo per allenare in prima persona, forse. Mi sento un leader gentile (di cognome e di fatto, come dico sempre) ma sempre carico di passione e voglia di migliorarsi

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