Uli Hoeness, ex presidente del Bayern Monaco, ha parlato ai microfoni di Welt Am Sonntag, e si è espresso sul futuro del club bavarese.
“Il mio più grande rimpianto? Beh, ovviamente l’evasione fiscale (ricevette una condanna che lo spinse a dimettersi dalla presidenza, ndr). Il carcere è stato un momento difficile, per me e la mia famiglia“, ha esordito Hoeness. “Ma Oliver Kahn, l’attuale presidente, conosce l’ambiente e ho piena fiducia in lui e nel resto della dirigenza“.
Il quale poi, alla domanda sulla possibilità di rinnovare i contratti di Lewandowski, Mueller e Neuer, colonne portanti della squadra negli ultimi anni, si è detto favorevole: “Non riesco a immaginare un Bayern che nel 2024, o nel 2025, faccia a meno di questo trio. Spero che la dirigenza abbia in programma una estensione dei loro contratti“. Netto il giudizio sulla possibilità di sostituire Lewandowski con Haaland (tema di cui aveva parlato anche Rummenigge): “Stiamo parlando di un grande giocatore, ma se devo considerare il “pacchetto completo”, e cioè la cifra che servirebbe per comprarlo, penso che il Bayern non debba fare questo investimento. Lo ritengo eccessivo“.
Infine, Hoeness si è espresso sui rinnovi di Serge Gnabry e Kingsley Coman, i cui contratti scadranno nel 2023: “Spero che possano rimanere anche loro, ma la situazione economica causata dalla pandemia invita a riflessioni attente. E non so quanto a lungo si potrà andare avanti se gli stadi rimarranno chiusi: spero che riaprano al più presto“.
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