Entusiasmo: “Sentimento intenso di gioia, di ammirazione, di desiderio per qualche cosa o per qualcuno, oppure totale dedizione a una causa, a un ideale”. Euforia: “Stato di benessere, senso di soddisfazione (sia in singoli individui, sia in gruppi o collettività), che si esprime con allegria, vivacità esuberante”. Dobbiamo servirci della Treccani per provare a distinguere gli stati d’animo che caratterizzano il Bari di inizio stagione. Anche a Venezia la squadra di Mignani vince in trasferta, quarto successo esterno consecutivo, e lo fa davanti a quasi 2000 tifosi biancorossi. Ai 1600 “ufficialmente” presenti nel settore Ospiti, infatti, vanno sommati i quasi 400 sparpagliati nel resto dello stadio Penzo.
E le firme sono dei soliti noti: Mirco Antenucci e Walid Cheddira. Quinto gol per il lupo di Roccavivara, ottavo per l’attaccante che vede la convocazione del Marocco per i Mondiali: 13 gol in due, meglio di ogni altra coppia gol del campionato di B. E dire che Antenucci, rimpiazzato sull’1-1 da Salcedo (decisivo a sua volta con l’assist per il rigore procurato e segnato da Cheddira), ha dalla sua un piccolo record: sostituito otto volte su otto in campionato. Al numero 7 serve però meno di una partita intera per incidere. Guardare al gol dello 0-1 per credere: Cheddira lo serve da destra su invito di Bellomo, il 7 si inventa uno scavetto sull’uscita di Joronen e fa festa sotto il settore Ospiti.
Stessa atmosfera al minuto 82, quando Cheddira è glaciale dal dischetto e riporta avanti il pari dopo il pareggio di Ceccaroni. Fame da squalo, anzi da sWalo. Walo e Mirco, Mirco e Walo: nel Bari che vola in vetta c’è la firma dell’usato sicuro, quello che aveva firmato la vittoria del campionato di B. Ma non solo.
E qui andiamo avanti di una casella. Dai 2000 ai 2001: intesi però come anno di nascita. Quello di Eddie Salcedo ed Elia Caprile. Il primo, arrivato dall’Inter nelle ultime ore di calciomercato, apre il campo con un destro che invita in porta Cheddira, steso da Joronen per il rigore che varrà l’1-2. Il secondo, fresco di convocazione con l’Under 21, fa una sola parata ma sarà decisiva.
Colpo di reni sul sinistro di Pierini dai 20 metri, decisivo, al 94′. Firme su un Bari che fonde vecchio e nuovo in una macchina ad oggi quasi perfetta: unica imbattuta della Serie B al termine di un pomeriggio che infrange un tabù. A Venezia i biancorossi non vincevano dal 2000 e avevano perso le ultime quattro volte.
Per questo Bari si sprecano aggettivi. Tanti rischiano di risultare abusati. Così prendiamo in prestito quello usato dal presidente biancorosso Luigi De Laurentiis su Instagram: “Amazing”. Stupefacente.
Un mix perfetto tra entusiasmo ed euforia. Che vale il primo posto in B. Dove il Bari mancava da cinque anni.
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