L'esultanza del Barcellona (CREDITS PHOTO: Martin Cocciolo)
Rosa più giovane, tridente d’attacco più prolifico e goleade negli scontri diretti (e non): la stagione 2024-25 del Barcellona in Liga.
“Més que un club” cita il motto blaugrana per eccellenza. Una sintonia che parte dal settore giovanile e arriva fino in Prima Squadra, tutti come un’unica grande famiglia. Tutti con una sola idea in testa: tornare sul tetto d’Europa, partendo dalla conquista della Spagna. Ormai il Barcellona porta avanti questo progetto da anni ed è in questa stagione che ha raggiunto la massima realizzazione.
Prima la vittoria della Supercoppa, poi la Copa del Rey e infine La Liga. Tre grandi segreti per una stagione da incorniciare: rosa più giovane in campo, miglior tridente d’attacco e tante goleade anche negli scontri diretti. Ma facciamo ordine.
Partiamo dai giovani. La Masia è diventata un vero investimento verso il futuro. Gran parte della prima squadra infatti arriva da lì. Dagli ormai titolari Yamal, Cubarsí, Gavi fino alle nuove promesse come Bernal e Héctor Fort, solo per citarne alcuni. Dati che non passano inosservati. I blaugrana sono la squadra più giovane in Liga con un’età media di 24,1 anni in ogni partita.
Ai giovani si affiancano poi i giocatori con più esperienza. I modelli da seguire in campo, che nonostante l’età continuano a dare spettacolo. Primo su tutti Robert Lewandowski, secondo miglior marcatore in campionato. Poteva sembrare un ostacolo e infine si è rilevato il miglior alleato dei compagni, soprattutto per Raphinha e Lamine Yamal, al quale a volte viene preferito Ferran Torres, spesso decisivo.
In attacco la palla passa da una parte all’altra a occhi chiusi. Un’intesa che non si vedeva da tempo, i più nostalgici non possono non pensare alla vecchia MSN. Pochi tocchi e il numero 11 e il 19 del Barcellona trasformano (quasi) ogni palla in gol. Il leader indiscusso blaugrana però rimane il 36enne Lewandowski.
Se ai suoi 25 gol ci aggiungiamo i 18 di Raphinha e i 10 di Ferran Torres, è presto dato il miglior terzetto in Liga. Nessuno meglio di loro non solo in Spagna ma nei cinque top campionati europei: 53 gol in tre in Liga a tre giornate dalla fine. Due di questi, Raphinha e Lewandowski, poi si piazzano sul podio dei migliori giocatori per gol e assist in campionato subito dopo il grande rivale Kylian Mbappé.
Questa stagione però è stata ricca di gol soprattutto durante gli scontri diretti. Basta pensare al Clásico tutto blaugrana: 0-4 all’andata e 4-3 al ritorno. Dominio totale nella prima partita, grande remuntada nella seconda sfida con il fiato sospeso fino agli ultimi minuti di gioco. Per non dimenticare poi il 2-4 in casa dell’Atletico Madrid lo scorso 16 marzo.
Ma le migliori goleade in questo 2024-25 sono state il 7-0 contro il Real Valladolid nella quarta giornata di campionato, con uno scatenato Raphinha, e il 7-1 subito dal Valencia lo scorso 26 gennaio. E così un’altra Liga si aggiunge al palmarès blaugrana. Tutti giocano per tutti, come se fossero fratelli. C’è intesa, armonia e spirito di appartenenza. Perché il Barcellona è “Més que un club“.
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