Fra tutti i sei gol segnati dal Barcellona alla Real Sociedad nell’ultima giornata di Liga, il più impressionante è stato l’ultimo. Fra un tocco e l’altro, in otto hanno assaltato allo stesso momento l’area avversaria e sono entrati in porta col pallone con la foga di chi, in quell’ultimo minuto, si giocava la vita o la morte. Invece, era l’irrilevante gol del 6-1. Sta tutto in quest’immagine il grande momento che sta vivendo il Barça, che nelle ultime settimane è tornato a giocare col sorriso, ma soprattutto da Barcellona.
I fattori ad aver riportato la gioia in Catalogna sono diversi. Sta facendo tanto, ad esempio, l’iniezione di ottimismo portata dal ritorno di Joan Laporta alla presidenza, ma i motivi sono anche tattici. Da qualche settimana, infatti, Ronald Koeman ha introdotto una difesa a 3 che a Barcellona non si era mai vista, ma che si sta adattando a meraviglia ai giocatori a sua disposizione.
Se l’uomo copertina per adesso è Leo Messi (nella sua miglior forma e sempre a segno nel 2021), il pezzo chiave del nuovo 3-4-1-2 è diventato Frenkie De Jong. Koeman ha deciso di schierarlo in un inedito ruolo di libero in mezzo ai centrali, sfruttando le sue capacità in fase di impostazione e la sua innata intelligenza tattica, che gli permette di capire quando tenere la posizione, integrarsi al centrocampo o addirittura inserirsi in attacco.
Grazie al suo arretramento, Busquets è di nuovo padrone del centrocampo, ma soprattutto i terzini hanno trovato le migliori condizioni per splendere. “I nostri laterali hanno qualità, e con questo sistema gli lasciamo più profondità”, ha detto Koeman dopo una partita, quella con la Real Sociedad, in cui non a caso Sergiño Dest e Jordi Alba l’avevano fatta da padroni — con due gol e un assist, rispettivamente.
Ultimi, ma non per importanza, gli attaccanti sembrano tutti nelle posizioni più adatte per essere valorizzati. Non fa notizia Messi, che è tornato ai suoi livelli stellari, ma stanno impressionando Griezmann e Dembélé, mai così decisivi con questa squadra.
Certo, non tutto può essere perfetto, come ha avvertito Koeman: “Da quando abbiamo cambiato il sistema abbiamo giocato bene e siamo migliorati difensivamente. Ma è anche una tattica rischiosa, che ci porta a tanti uno contro uno. Così, ogni errore in difesa ci può costare un gol”. Tutto vero, ma per ora sta pesando molto più il bel gioco della fragilità nell’economia del Barcellona, che in questa fase è la squadra più in forma in Liga.
Anche grazie a questa piccola rivoluzione tattica, fra le mura domestiche il Barcellona sta volando in questo 2021. In Liga, i catalani hanno rosicchiato punti su punti ad un Atlético che a fine gennaio era arrivato addirittura a +10 con due partite da recuperare. Fra qualche scivolone della capolista e una striscia di 37 punti conquistati sui 39 disponibili, oggi i punti di distanza sono solo quattro, e con uno scontro diretto ancora da giocare. In pochi avrebbero creduto ad una rimonta così vedendo il Barça inizio anno, ancora meno usando una difesa a 3 nella patria del 4-3-3. In entrambi i casi, fra questi c'era Ronald Koeman, il sarto del nuovo Barcellona.
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