Non è una partita come tutte le altre. Non per lui, no. Non può esserlo: Domenec Torrent in quello stadio ha vissuto la storia del calcio. O meglio, l’ha scritta al fianco di uno che al Camp Nou ha vinto tutto il possibile: Pep Guardiola.
I riflettori non hanno mai fatto per lui, ma questa sera tra i protagonisti di Barcellona-Galatasaray ci sarà anche Torrent. Lo storico vice di Pep torna per la prima volta al Camp Nou da primo allenatore.
Quattordici titoli, incluse due Champions League e un cosiddetto Sextete: Torrent in blaugrana ha vinto tutto e anche qualcosa in più. Poi Bayern e City sempre al fianco di Pep, fino alla decisione di spiccare il volo nel 2018.
“Lavorare con Pep è speciale, un privilegio. Si viene educati ogni giorno” ha dichiarato in una recente intervista al Guardian Torrent. Che questi insegnamenti, oggi, prova a metterli in pratica, questa volta da protagonista, sulla panchina del Galatasaray. Dove la situazione non è esattamente rosea.
Torrent è arrivato a gennaio con il Gala in piena crisi e al 12º posto in campionato. La situazione, da allora, non è cambiata, ma se c’è qualcuno che non ha paura di responsabilità simili è proprio lo spagnolo, che in 2 anni è passato da video analyst per il Barcellona B a Campione d’Europa al fianco di Guardiola.
Sì, perché l’avventura di Pep e Domenec inizia proprio nelle giovanili blaugrana nel 2007 dove i due si incrociano. Uno, ex campione sul campo e allenatore in erba; l’altro reduce da esperienze di livello dilettantistico, l’ultima delle quali al Girona, al tempo in quarta divisione.
Da quei momenti sembra passata un’era. E chissà quali emozioni proverà Torrent tornando in quegli spogliatoi, respirando di nuovo l’atmosfera di quello stadio, di quel club che porta nel cuore. E di cui tiene ancora dei quadretti commemorativi in casa propria, come si intravede in un’intervista a The Coaches’ Voice.
Pep ormai vive a Manchester da 6 anni, Messi ha lasciato casa sua, Iniesta gioca in Giappone. Da quel sextete del 2009 ne restano pochi: ci sono ancora Piqué e Sergio Busquets, Dani Alves è tornato da poco. E, ovviamente, un altro perno di quel Barcellona siede in panchina: Xavi. Che da Pep (e Torrent) ha studiato negli anni migliori della sua carriera e che oggi quegli stessi principi proverà a metterli in campo contro il suo vecchio allenatore.
Dopo anni di assenza, insomma, il guardiolismo (o forse, meglio, crujiffismo) è tornato a casa. Giusto in tempo per accogliere chi, quella leggenda, l’ha vissuta (e costruita) fianco a fianco con il principale artefice. No, per Torrent non potrà essere una partita come tutte le altre.
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