La vittoria del Metrpolitano contro l’Atletico Madrid ha consegnato al Barcellona la testa della classifica de LaLiga. A decidere la partita contro la squadra del Cholo è stato un gol di Ousmane Dembélé. Il giocatore francese, arrivato in Catalogna nel 2017, dopo stagioni con più ombre che luci, è diventato – finalmente – decisivo negli schemi dei blaugrana, e gran merito di ciò è sicuramente di Xavi.
Premessa: se Xavi non fosse diventato l’allenatore del Barcellona, probabilmente Dembélé adesso giocherebbe in un’altra squadra. La prima questione che l’ex centrocampista ha dovuto affrontare, infatti, è stata quella relativa al rinnovo di contratto dell’esterno classe 1997. Sin dalla prima conferenza, nella quale lo definì “Il migliore al mondo nella sua posizione”, Xavi ha voluto rendere chiara la sua considerazione su Dembélé, con il quale ha usato carota e bastone, non rinunciando a tenerlo fuori dai convocati, per poi ottenere i risultati sperati. Prima il rinnovo fino al 2024, firmato in estate, poi il miglioramento dal punto di vista atletico.
Il Dembélé pre-Xavi, arrivato ventenne a Barcellona dal Borussia Dortmund, era infatti da considerare come una fuoriserie ammaccata, costretta spesso a lunghe soste dal meccanico. Basti pensare che dal 2017 al 2021 sono state oltre cento le partite saltate dal giocatore per infortunio. Da cento a… zero, dato che dall’arrivo di Xavi Dembélé è sempre stato disponibile, eccezion fatta le due partite saltate causa posività al Covid. Mens sana in corpore sano: il Dembélé di oggi è un altro giocatore, anche nelle dichiarazioni. Prima della partenza per il Mondiale in Qatar, con il quale è stato titolare nella Francia finalista, ha ammesso di avere perso tempo dal 2017 al 2021.
Rimanendo sul campo dei dati, è curioso come Dembélé abbia giocato 16 partite su 16 in campionato, già cinque in meno rispetto a tutte quelle nelle quali è sceso in campo nella stagione scorsa. E i gol? Già 5 (come 5 sono gli assist), tre in meno dal suo record stagionale in Liga. I meriti nel recupero del francese, come riportato dal Mundo Deportivo, vanno al fisioterapista Carlos Nogueira, che ha individuato nella cervicale la fonte dei problemi del giocatore. E nell’attesa di alzare il primo trofeo, Xavi può ritenere il recupero di Dembélé il suo primo obiettivo raggiunto da allenatore del Barcellona.
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