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Atlético Madrid, in missione per evitare l’autosabotaggio

Era il 31 gennaio. L’Atlético Madrid aveva vinto l’ennesima partita, quella col Cádiz, di un inizio campionato da stropicciarsi gli occhi. I successi di fila erano già otto, i punti di distacco da Real Madrid e Barcellona addirittura 10. I giornali spagnoli si chiedevano se fosse finito il campionato, visto che con un distacco tale, da loro, nessuno era mai riuscito a farsi recuperare nella lotta al titolo. Una Liga che manca da 7 anni e che mai dopo quel trionfo era sembrata così vicina.

Poi però arrivò il Celta, che all’ultimo minuto obbligò i colchoneros al pareggio, aprendo ad una serie di otto partite in cui gli uomini di Simeone hanno salvato solo 13 dei 24 punti a loro disposizione. Barcellona e Real, invece, ne hanno sommati 22 e 17. Risultato: ora i punti di distacco sono diventati tre dai blancos (che, al contrario delle rivali, hanno già giocato e vinto la partita di questo turno) e quattro dal Barcellona. 

Insomma, da che era in missione per la gloria, l’Atlético ora deve pensare prima ad evitare l’autosabotaggio che è sembrato mettere in atto nelle ultime partite. Ma Simeone, l’uomo del partido a partido, lo aveva già avvertito un mesetto fa, quando disse che “più importante dell’obiettivo è il percorso per arrivarci. Non ho nessun dubbio, i campionati sono tutti uguali: momenti, difficoltà, ostacoli… Per tutti, ma solo quelli che sono forti nei momenti di difficoltà sono quelli che poi hanno più possibilità di vincere”.

E allora la prova di forza più importante arriva oggi (18:30) per gli uomini del Cholo, che contro l’Alavés dovranno dimostrare di aver assorbito non solo il brutto momento in campionato, ma anche la brutta eliminazione in Champions con il Chelsea. Innanzitutto perché di punti non se ne possono perdere più, ma anche perché farlo prima dello stop delle nazionali lascerebbe cattivi pensieri in testa per troppi giorni.

Sì, il fatto che i punti non si possano più perdere è ormai abbastanza letterale, perché con il Barcellona a -4 (gioca oggi alle 21:00 con la Real Sociedad) e uno scontro diretto da giocare è un attimo che all’Atlético scappi dalle mani il controllo sulla propria classifica. Momenti, difficoltà, ostacoli…”: oggi è il giorno per superarli. Ma se non fosse così, in realtà, non ci sarebbe da lamentarsi: sarebbe l’ennesimo colpo di scena di una Liga appassionante fino alla fine. Una fine ancora tutta da scrivere.

Antonio Cefalù

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